ISCHEMIA CEREBRALE

L'ischemia cerebrale è una delle maggiori cause di ictus cerebrale ed è determinata da un mancato apporto di sangue al cervello (ischemia). 
La circolazione sanguigna viene interrotta a causa di un’ ostruzione di una arteria, che ha il compito di nutrire il tessuto cerebrale. 
L'ischemia cerebrale è da sempre una sfida complessa per la riabilitazione.

Ictus Ischemico Cause

Emboli e Trombi, sono le cause di Ischemia Cerebrale.

L' Embolo è un grumo di sangue che circola nel flusso sanguigno ed in base alle sue dimensioni, determinerà l'ostruzione del vaso in cui viaggia e quindi l'ischemia
Infatti le arterie man mano che si avvicinano al cervello, si fanno sempre più sottili.


I Trombi tendono a formarsi nei vasi indeboliti dall'arteriosclerosi, attraverso l'accumulo di grasso sulle pareti interne che diminuiscono il volume del flusso circolatorio, determinando ischemia.


La maggior parte degli ictus sono da attribuirsi all'ischemia cerebrale, circa 80-85 % dei casi, il restante è da attribuirsi all' emorragia cerebrale, nonostante questo, anche in seguito ad una ischemia cerebrale, a causa della lesione secondaria di alcuni vasi, può verificarsi una emorragia che prende il nome di infarto rosso.

Ischemia cerebrale Sintomi

Riconoscere i sintomi ed i segni di ischemia cerebrale è fondamentale per salvare una vita e ridurre le conseguenze del danno cerebrale, infatti in presenza dei sintomi di ischemia cerebrale come difficoltà motorie e disturbi del linguaggio, è fondamentale chiamare tempestivamente il 118 o recarsi in un ospedale attrezzato di stroke unit

Ischemia conseguenze


Tra le conseguenze post ischemia cerebrale più comuni, troviamo l'Emiplegia, ovvero la paresi di una metà del corpo.
Questo avviene perché insieme al danno cerebrale, vengono danneggiate anche le funzioni mentali (Processi Cognitivi) che permettono il movimento.

Esempio Pratico


Questa è l'immagine di una punta di Iceberg. Immagina che il movimento così come lo vediamo, è solo la punta dell'iceberg, ovvero è solo la parte visibile di una complessa organizzazione Cerebrale offerta dai Processi Cognitivi.
Come vedi al di sotto c'è molto di più di quanto possiamo vedere! Alla base del movimento ci sono i Processi Cognitivi. L'alterazione delle funzioni Cognitive, determina l'alterazione del movimento. Ricorda questo quando tratti l'argomento: Ischemia Cerebrale ed Emiplegia.

Quali sono i Processi Cognitivi ?
  • Attenzione
  • Percezione
  • Memoria
  • Immagine Motoria
  • Linguaggio
  • Problem Solving (Risoluzione dei Problemi)
Tieni a mente che :


  "L' Ischemia Cerebrale danneggia il cervello ed i Processi Cognitivi, non i muscoli!"

 - Video dell'articolo-


Ischemia Cure

Il nostro Sistema Nervoso Centrale gode di plasticità, significa che può modellarsi sulla base delle esperienze che viviamo. 
Recuperare da una Ischemia Cerebrale, significa imparare, apprendere nuovamente a sentire, provare, vivere e muovere il corpo, un po' come abbiamo fatto da bambini.

Quanto si recupera in seguito ad Ictus ischemico?

La qualità del recupero di chi ha subito una ischemia cerebrale, è ovviamente legata alle esperienze a cui è sottoposto.
La Riabilitazione assume un ruolo centrale nel processo di recupero da ischemia Cerebrale. 
La qualità del recupero in seguito ad ischemia, inoltre, sarà determinata dal modo in cui verranno recuperati i processi cognitivi alla base del movimento.

Quale Riabilitazione per l'Ischemia?

Il panorama delle metodiche per la Riabilitazione delle Ischemie Cerebrali è molto vasto e spesso confuso.
Ad oggi la Riabilitazione Neurocognitiva, comunemente conosciuta come Metodo Perfetti o Esercizio Terapeutico Conoscitivo è la migliore risposta riabilitativa nei confronti dell'ischemia cerebrale: Perché?


  • Recupera il movimento ed il linguaggio e considera anche i processi cognitivi (ricorda l'Iceberg)
  • Sfrutta la Plasticità del Cervello
  • Si fonda su basi scientifiche
  • E' Utilizzata da decenni, perchè è riconosciuta come la risposta più indicata per la riabilitazione dell'ischemia cerebrale e degli ictus in generale.

Risorse Utili


Libro InteraMente

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Autore 
Valerio Sarmati laureato in fisioterapia e in professioni sanitarie della riabilitazione, docente di riabilitazione neurotraumatologica al corso di laurea in fisioterapia della sapienza di Roma e al master in neuroriabilitazione.

244 commenti:

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Mia madre è stata colpita da eschimia celebrale,
capito subito che qualcosa non andava, al pronto
soccorso tramite TAC è stata curata.qQuali sono le dieci cose che bisogna sapere. Grazie

Mi dispiace per tua mamma,

Proprio qui sopra ci sono le caselline dove puoi scrivere il tuo indirizzo e-mail al quale ti invieró la pagina con le 10 cose da sapere sull'ischemia ed altre informazioni utili nei giorni successivi,

È un servizio di informazione gratuito dal quale puoi cancellarti in qualsiasi momento

A presto

salve,mio padre 68 anni è stato colpito da ischemia,
adesso parla in modo strano tipo una voce nasale,
ed un piccolo indebbolimento nella parte sinistra del corpo,
ci sono casi di ripresa del linguaggio?
grazie 1000

se il danno dimostrato da tuo papà fa capo all'indebolimento della solo parte sinistra, non è mancino ed il suo disturbo di linguaggio fa capo al solo parlare con voce nasale, direi che non si tratta di un vero e proprio disturbo del linguaggio come spesso in questi casi si intende e che prende il nome di afasia, in tal caso certamente il recupero sarà più favorevole.

salve,volevo se possibile un informazione:ho 38 anni e l'anno scorso mi sono fatta male ad un piede ;cadendo ho preso una brutta storta tanto che non riuscivo proprio a muoverlo,si era ben gonfiato e quindi siamo andati al pronto soccorso.li mi fanno le radiografie e mi dicono che non c'è frattura.allora mi fasciano e mi mandano a casa.io comunque non riuscivo proprio a muovermi perche mi sentivo un tale dolore ke ovviamente sono rimasta a letto senza muovermi o per lo meno con le stampelle x andare in bagno.dopo 10 giorni dovevo togliere il tutto e tornare a lavorare ma il piede non come prima mi continuava a far male e quando sono tornata al lavoro comincio a sentirmi male!cioè non che me ne accorgevo!infatti il mio datore dopo avermi visto in quello stato,infatti non ricordavo neanche le eta dei miei figli,ha deciso di portami dal medico,il che lui mi ricovera immediatamente...esito:ictus ischemia cerebrale ma io siccome nn riuscivo a ricordare nulla,non potevo dire quello che mi era successo!allora lo chiedo a voi,è possibile che questa ischemia sia dovuta alla piccola frattura nn vista????grazie mille aspetto vostre notizie

Salve,

Puó accadere che in seguito a fratture o gravi contusioni, si formino dei coaguli che possono determinare delle ischemie, ti invito comunque a consultare il tuo medico curante,

A presto

salve mio papa ha 74 anni ed e stato colpito da ischemia celebrale non si sa se in seguito o prima di una caduta ora e in ospedale e i dottori dicono che la situazione e grave..molto grave e stata colpita un intera meta di cervello...se tutto andra bene ci sono casi di ripresa anche a quell eta?? grazie mille

L'età di tuo papà non è un problema, ci sono ottimi recuperi anche oltre gli 80 anni, chiaramente ogni caso è diverso e credo che in questa fase la priorità sia superare la fase critica e che tuo padre migliori le sue condizioni cliniche di base.

Tienici aggiorniati

A presto

Salve, ho mia nonna ieri non si è sentita bene l'abbiamo portato all'ospedale e gli hanno diagnosticato un'ischemia celebrale e ci hanno detto di riportarla a casa perchè non c'era nulla da fare.
Adesso sono due giorni che dorme però muove le gambe il braccio sinistro e ad intervalli di tempo fa dei forti respiri(sbuffa). Mi devo preoccupare?rispondetemi presto grazie

mio padre è stato colpito da ischemia celebrale parte sx del cervello, ora passati 15 gg sente a malapena la parte superiore del corpo e poco la gamba (sopra il ginocchio) e soffre di afasia ci sono possibilità di recupero?grazie.

papà ha 52 annni.....ha avuto un ischemia celebrale parte sinistra delcervello lo hanno operato d urgenza l angioplastica ma risultati 0 è in coma da tre giorni speranze 0 e se si sveglia sarà un vegetale.............ma possibile nonostante tre mesi fa lo riebbe ma lievissimo e stava sotto cura perchè è accaduto di nuovo

Per la nipote della donna a cui è stata diagnosticata una ischemia cerebrale: chiaramente è un evento grave, ma se ha riportato problemi è un peccato dire che non ci sia niente da fare. C'è sempre qualcosa da fare, il cervello è un organo plastico, e finchè c'è vita, ci deve essere l'intenzione di migliorarne la qualità.

Per il figlio del signore 52enne, purtroppo secondi eventi sono molto frequenti, mi auguro si svegli al più presto.

mio zio ha 45 anni è diabetico e fumatore.due mesi fa ha avuto un 'ischemia di cm 7 alla parte frontale destra.Dopo 15 giorni di ospedale è stato mandato in riabilitazione ma purtroppo ha avuto un'altra piccola ischemia sopra quella vecchia-Ora è di nuovo in ospedale e questa volta ,a differenza della prima ,non parla.Cosa ne pensa dottore,sono tanto preoccupato....

Salve, mia madre ha 67 anni ed è stata colpita da ictus ed è paralizzata su tutta la parte sinistra del corpo. Le hanno somministrato Depakin e Luminal. Lei è molto assente, ha difficoltà nella deglutizione, non risponde molte volte e spesso dorme. Cosa fare? Mi dia qualche consiglio e se c'è possibilità di recupero per lei, questa è la seconda volta che ha un ictus, la prima nel 1982, ma si era ripresa benissimo. Grazie. Claudio

Salve..Mio suocero,70 anni,in seguito ad un intervento per un Chemodectoma, dopo una settimana dall'intervento peraltro perfettamente riuscito e già in fase di riabilitazione, ha avuto un'ischemia cerebrale ed è entrato in coma.Ora a distanza di 40 gg non è più in rianimazione dato che che non ha più bisogno del respiratore, solo che non dà tanti segnali e dorme quasi sempre, muove la mano e il braccio sinistro,gli occhi ogni tanto li apre e pare che segua le ombre.....i medici non ci sanno ancora dire che danni possa avere avuto,sicuramente alcuni saranno permanenti..........volevo sapere se col tempo si possono avere dei miglioramenti....GRAZIE

Per il nipote dello zio di 45 anni

i disturbi di linguaggio purtroppo sono uno dei possibili effetti dell'ictus, anch'essi necessiteranno probabilmente di riabilitazione, logopedia. Segui tuo zio e cerca di comprendere con lucidità le scelte terapeutiche se sono in linea con un danno cerebrale o se sono solo rivolte al rinforzo muscolare e allo stretching dei muscoli, trasforma la preoccupazione in lucidità per tuo zio. a presto

Caro Claudio,

c'è sempre possibilità di recupero, in quanto il nostro cervello è plastico, chiaramente la qualità del recupero dipende da situazione a situazione, ma sopratutto dal fatto se la riabilitazione andrà a sfruttare tale plasticità o meno.

dal punto di vista farmacologico non mi pronuncio, occupandomi esclusivamente di riabilitazione.

a presto

Per il genero/a dell'uomo di 70 anni,

come dicevo prima a Claudio, siamo progettati per recuperare, quindi il miglioramento se si lavora bene, è sempre auspicabile, nel tuo caso ora l'aspetto prioritario è il miglioramento delle condizioni cliniche di tuo suocero, poi verrà la riabilitazione.

a presto

ciao mio suocero è ricoverato in rianimazione dopo che si è sentito male a casa sabato...è diabetico e iperteso...i dottori mi hanno comunicato ieri che tramite tac hanno visto che la parte dietro del cervello e il cervelletto non funzionano piu...questo significa che muore prima o poi o che non avra piu modo di recuperare cognitivamente?grazie......

salve ..da una settimana mio suocero e stato colpito da una ischemia celebrale e ancora in sala rianimazione non ha preso conoscenza i medici dicono che e in coma farmacologico e dicono che l eschemia ha colpito la parte centro del cervello dove fa funzionare la respirazione ora da 2 giorni ha anche la febbre ma e normale anche questa febbre e se ci puo sentire essento in coma farmacologico perche lui a volte piance cosa dobbiamo fare la prego mi dia dei consigli e delle risposte se puo perche siamo molto in ansia c e pericolo di vita a dimenticavo mio suocero ha 65 anni la saluto mi risponda al piu presto se puo grazie..

salve, mio padre 64 anni è ricoverato dal 7-11- per ischemia, non ha riportato danni motori...o paresi..ma spesso si addormenta ed è difficile svegliarlo, mentre altre volte da "sveglio" si muove (o meglio, in piedi)con difficoltà ed anche se riconosce,legge..etc. sembra stralunato...e dimentica...dovrebbe essere dimesso fra un paio di giorni, bisogna fargli un ricovero in una struttura x riabilitarlo neurologicamente e renderlo almeno autonomo? cosi facendo ci sarebbero probabilità di recuperarlo? grazie, CIRO.

ps.: a giugno è stato gia colpito da tia...ed anche 15 anni fa....e non ha mai voluto smettere di fumare...

Per quanto riguarda tuo suocero, credo che il recupero cognitivo e motorio sia sempre possibile se vengono proposte le giuste attività riabilitative, la riabilitazione neurocognitiva o metodo perfetti ritengo sia l'attività più corretta in questo caso, considera che il cervello è plastico sempre. ciao

Caro Ciro,

certamente dopo una ischemia che prodotto i problemi che mi hai riportato in tuo suocero, procedere con la riabilitazione è necessario, ricordati di considerare quello che hai letto sopra nell'articolo, cioè che una ischemia danneggia il cervello pertanto la riabilitazione deve coinvolgere il recupero dei processi cognitivi che permettono il movimento

a presto

sono un ragazzo di 35 anni 6 anni fa ho avuto un grave incidente nel quale ho riportato un emiplegia al lato sinistro , dopo 6 anni ho recuperato molto bene la deabulazione invece la mano no ,michiedevo se c'erano casi in cui avevano recuperato anche dopo tanti anni

Considera che il cervello mantiene sempre le sue capacità plastiche, cioè la sua capacità di modificarsi sulla base delle esperienze, è chiaro che il tempo gioca un ruolo importante nel recupero, ma ritengo che che per migliorare il movimento della mano sia sempre un buon tempo, anche 6 anni, oltre al tempo ancora più importanti sono le esperienze riabilitative a cui ti sottoponi, che devono considerare il fatto che il problema della mano è la conseguenza di un danno cerebrale, come ad esempio la riabilitazione neurocognitiva, nel box di sopra c'è l'iscrizione alla newsletter gratuita dove troverai alcuni esercizi per il recupero della mano. ciao

Mio Padre ha 68 anni, ed oggi ha avuto un Ischemia Cerebrale. Nel mentre il tutto accadeva è caduto battendo la faccia e rompendo, anche, i denti. Lo abbiamo trovato riverso a terra in casa dopo circa 2 ore (datazione approssimativa in quanto è stato lui a mandar chiamate a caso con il Cel) e, da li, siamo giunti in Ospedale dopo poco. Lo hanno trattenuto in Pronto Soccorso per circa 3 ore e gli hanno fatto una tak.. Dopo di che è stato trasferito in un altro Ospedale che dista 40 km dal primo (sito nelle vicinanze abitative). Giunto con Ambulanza nel secondo Ospedale (datazione di circa 6 ore e trenta minuti dall evento) è stato subito accolto in una Stroke Unit, e monitorato. Quindi, dopo circa 7 ore ho potuto vederlo e consto che ha perso l'uso appropriato della parola, non riesce a far collimare i concetti, nel mentre cerca di comunicare (pronunciando parole insensate / inesistenti / incomprensibili) scuote la testa a destra e sinistra, non riconosce ne me, ne mia Madre, ne mia Sorella. . . . Chiedo Venia, e cortesemente, ci possono esser pareri utili in merito al da farsi (suggerimenti andranno benissimo). Grazie. Ale:.

Caro Ale,

mi dispiace per quello che è successo a papà,
il giorno stesso dell'ictus è chiaramente molto difficile, dove emergono tante difficoltà di ogni tipo, intanto non ha perso conoscenza ed anche se riporta queste difficoltà di cognizione è un punto a favore, vedrai che nei giorni successivi questi aspetti più gravi andranno man mano migliorando, logicamente non so dirti nulla di più se non che in seguito, migliorando le sue condizioni cliniche dovrai tenere conto di quanto hai letto sopra e coinvolgere nella riabilitazione anche gli aspetti cognitivi, che ad oggi si palesano come compromessi e che partecipano anche all'organizzazione del movimento. A presto tienici aggiornati

Buonasera Dott. Sarmati,
se possibile Le chiederei alcune informazioni. Una mia cara amica circa
3 mesi fa ha avuto un'ischemia cerebrale con conseguente emiplegia sinistra. Dopo circa un mese tra terapia intensiva e rianimazione (in quanto rimasta in coma, con grossi problemi a livello del cuore,attualmente è stata trasferita in geriatria post-acuti nell'ospedale della nostra città. Premetto che questa signora ha 54 anni. Il punto è che cercano sempre di tenerla sedata poichè soggetto iperteso e agitata, per cui la riabilitazione a cui dovrebbe essere sottoposta giornalmente la maggior parte delle volte non può essere fatta in quanto lei dorme. I medici ritengono che il suo danno cerebrale è stato piuttosto ampio per cui ritengono che molto probabilmente non ci potrà essere grande recupero. Fatto sta che siccome io sono da lei giornalmente mi sono resa conto che nei momenti in cui è ben sveglia, è vigile presente e ricorda perfettamente le cose. Infatti io cerco di stimolare la sua memoria in qualsiasi modo lavorando sulle sue abitudini e sui ricordi e noto in lei collaborazione e precisione. Provo a stimolarla tramite la scrittura, il disegno, e cercando di farle toccare con la mano lesa gli oggetti. Infatti lei mi dice che sente qualsiasi cosa sotto la mano e si sforza per riconoscerne la forma. Premetto che tutto questo io lo faccio a livello affettivo e secondo quello che ritengo giusto, ma nulla voglio togliere a quello che è il lavoro di fisioterapisti e medici. Però sono convinta, anche sulle basi di quanto ho letto, che la riabilitazione che le viene fatta non sia per lei sufficiente. Ora io Le chiedo se forse può essere il caso che sia vista anche da un neurologo o quali procedimenti bisogna seguire per qualcosa di più specifico.
Le sarei molto grata se sapesse consigliarmi e dedicarmi un minuto del suo tempo per la risposta.
Cordialmente

Laura

Buonasera, dr Sarmati, un mio conoscente circa 67 anni ha avuto un ictus emoraggico circa 5 mesi fa, ora il braccio dx lo muove in modo scoordinato e tende a portarlo vs il petto , la gamba tende ad appoggiare il lato esterno del piede, è molto grave riuscirà a recuperare con il metodo perfetti? Appena q.no gli sfrega il polpaccio comincia a sentire un forma di formicolio (la sensazione è come quando uno gli si addormenta la gamba o il braccio) a lui gli dura per tanto tempo è cosa normale? Grazie Silvia.

Mia madre ha 92 anni..ha avuto un'ischemia 16 mesi fa.Con pazienza e riabiliotazioen "casalinga" ora cammina quasi da da sola..ha recuperato bene la parte sinistra.
HA le analisi del sangue perfette la pressione arteriosa sempre 75-80:135-140.
LE chiedo se può salire in montagna sopra i 1500 metri..Abbiamo girato l'Europa assieme fino a 3 anni fà..
Ringrazio anticipatemente

TonyMoro

Cara Silvia,

Sono passati 5 mesi ed è un buon momento per recuperare, da quello che mi racconti ritengo che la riabilitazione che il tuo conoscente sta seguendo non stia considerando i processi cognitivi tanto da sviluppare una spasticità agli arti che ovviamente crea problemi al recupero del movimento, ti suggerisco quanto prima di riconsiderare il tipo di lavoro che state eseguendo, a presto

Caro Tony complimenti per quello che siete riusciti a fare con vostra madre in casa, per il discorso Dell altitudine ti rimando al vostro medico che conosce bene la situazione clinica di mamma, a presto

CIAO MIO NONNO HA 70 I DOTTORI PRESUBONO CHE SIA UN ISCHEMIA CELEBRALE E ANDATO AL ASPEDALE PER PRATICAMENTE IERI VEDERE DOPPIO DA UN OCCHIO INVECE OGGI NON CI VEDE PIU CI SONO CONSEGUENZE GRAVI TORNERA COME PRIMA ERA UN FUMATORE MA A SMESSO DA ORMAI 15 ANNI

Hai un nonno giovane, stagli vicino e seguilo durante la sua riabilitazione ricordando quello che hai letto in questa pagina. Buon lavoro

Ho 56 anni e ho avuto 2 ischemie cerbellari a seguito di una manipolazione al collo di un fisioterapista,l'ischemia mi ha causato disartria e emiplegia lato dx.
Diversi anni or sono mi hanno operato alla spalla dx con un laterget alla cuffia e al tendine spinale.
Vorrei sapere se posso fare la Tecar per accelerare la mobilitazione della spalla.

Caro Gianob9,

La Tecarterapia in se non avrebbe controindicazioni al riguardo, tuttavia il problema della spalla certamente allo stato attuale è reso più complesso dai disturbi motori legati all'ischemia cerebellare. Ritengo pertanto più opportuno per la mobilità della spalla agire alla base del problema con esercizi mirati al recupero post ischemia, con esercizi di riabilitazione neurocognitiva dove non sono necessari macchinari. A presto

Salve dottore, mia madre ha 58 anni ed è stata colpita da ischemia cerebrale, dalla risonanza sono risultati diversi focolai (areole di alterato segnale) di cui una evidente in zona frontale. Sebbene mia madre non presenti problemi motori, nè di memoria, nè di ragionamento, a volte perde la nozione del tempo, non avverte più preoccupazione per se stessa e la famiglia, si trascura nel vestiario,non svolge più le faccende domestiche e ride quando in verità dovrebbe preoccuparsi. Io non so come comportarmi con lei, cosa importante è che mia madre è un insegnante e pertanto ha un grosso carico di responsabilità. La prego mi consigli cosa fare, quali sono le procedure, se ci sono terapie adeguate affinchè possa ritornare come prima e se può continuare a fare il suo lavoro. Grazie anticipatamente.

Ischemie cererali a carico dei lobi frontali spesso comportano quello che hai appena raccontato, disturbi del movimento "apparentante" assenti e più evidenti disturbi del comportento sociale.
in questi casi a maggior ragione è indicata la riabilitazione Neurocognitiva, anche se si tratta di un problema complesso. I lobi frontali partecipano alla nostra capacità di progettare e pianificare le azioni della nostra vita.
Ti lascio la mia mail valeriosarmati@gmail.com ne parliamo più a fondo. A presto

una mia parente di 61 anni terminata a settembre la chemioterapia per tumore al seno, 2 gg fa è andata dal dentista, dopo l'anestesia ha avuto un 'ischemia anche se i dottori dicono che c'è presenza di bolle d'aria che non sono indicative dell'ischemia (?)..sono 2 giorni che è in coma, prima farmacologico ora coma normale...dicono che bisogna solo aspettare...è giusto solo aspettare?

in queste situazioni la priorità è il miglioramento delle condizioni cliniche,incrociamo le dita affinché la tua parente riprenda coscienza il prima possibile. Nel frattempo fai bene a raccogliere informazioni sul post ictus e sulla riabilitazione, perché ne avrà certamente bisogno per ristabilirsi. In bocca al lupo.

sono un ragazzo di 39 anni è sei mesi fa ho avuto un'eschemia celebrale mi ha colpito il linguaggio e nn riesco a fare un discorso lungo i dottori mi hanno fatto tanti analisi ma nn hanno trovato la causa e necessario trovarla riusciranno a trovarla

Trovare la causa vi permetterebbe di adottare le misure adatte per la prevenzione di recidive, in ogni modo riguardati tenendo in salute la funzione cardiocircolatoria (astensione di fumo, alcool e alimentazione sana), purtroppo non sei l'unico, tienici aggiornati quando i medici che ti seguono la troveranno. in bocca al lupo

Mio padre ha avuto un ictus a 45 in seguito ad un trapianto di cuore ... Volevo sapere se l'ictus di mio padre sia stato causato da un errore medico oppure dall'intervento ..

Mi dispiace per tuo padre, sai è difficile dirlo, è comunque vero che interventi di quel tipo contengono rischi del genere.

Complimenti al dottore che da la sua disponibilità dando risopste con professionalita' a tutte queste persone che cercano un perche' !
Servono 100 -1000 persone cosi'
GRAZIE

Ti ringrazio, per me è un piacere fornire informazioni e spero che le cose possano cambiare presto e che ci si accorga che dopo un ictus la riabilitazione deve coinvolgere i processi cerebrali che partecipano al movimento e non solo i muscoli.

Salve!
io le scrivo per aver maggiori informazioni riguardo ai centri presenti nel nord italia specializzati sul problema dell'ischemia cerebrale .... mio zio ha avuto più episodi di questo genere e nel centro in cui siamo ora non ci hanno dato alcuna speranza, ma vorrei portarlo a fare una visita da un bravo medico .... me ne saprebbe indicare qualcuno? noi siamo di verona grazie in anticipo

Certamente Villa Miari a Santorso in Provincia di Vicenza, è l'unico posto che posso garantire. in bocca al lupo

Buonasera,

Egregio dott. Valerio Sarmati mio padre ha avuto 7 gg fa una ischemia. Per fortuna riconosce, inizia a parlare ed è abbastanza lucido. Non riesce a muovere affatto la mano sinistra. In ospedale lo vorranno dimettere tra 3 gg ma noi abbiamo paura di farlo rientrare a casa perchè spesso ha dei capogiri e si accollassa!! È il caso di farlo ricoverare in un centro di riabilitazione subito e farlo visitare da un neurologo? Grazie mille

Caro Orazio, in genere la procedura dopo il primo ricovero acuto prevede un periodo di riabilitazione presso un centro convenzionato, dove viene seguito sia dal punto di vista medico che riabilitativo, informati presso i medici che seguono attualmente tuo padre. a presto

Buonasera, egregio dott. Valerio Sarmati mio padre ieri è stato dimesso dall' ospedale adesso è a casa. La struttura dove deve fare attività riabilitativa è in ferie dovrebbe essere trasferito in questa intorno al 22 agosto. Adesso stà prendendo dei farmaci per colesterolo alto, pressione alta, gocce per ischemia e gastroprotettore. Ancora i medici non le hanno fatto fare una visita neurologica è corretto? Domani verrà un terapista a casa per il movimento della mano, pian piano inizia a muoverla, piange tutti i giorni è normale? Gentilmente posso lasciarle la mia email per contattarla al telefono? Le sarei molto grato o.leonforte@ tin.it Grazie mille

Salve professore, mia suocera 68 anni, ieri per la seconda volta ha avuto un ischemia celebrale accusava nausea con vomito, vertigini e difficoltà a deambulare. Siccome si trovano in un ospedale lontano da casa, telefonicamente il marito mi ha detto che aveva delle piccole difficoltà nei movimenti degli arti sx e che le hanno trovato un problema nel cervelletto ma non mi ha saputo spiegare quale. Lei cosa pensa visti i sintomi???? mikirc@libero.it

Caro Orazio, va bene ti mando una email con il mio contatto privato così ne parliamo a voce, possiamo ragionare sul versante riabilitativo, gli aspetti clinici e medici si allontanano dalle mie competenze, a presto

Caro Michele, ti ringrazio del professore, ma sono lontano dall'esserlo, in modo una ischemia cerebrale sia che colpisca gli emisferi cerebrali sia il cervelletto comporta dei problemi di movimento, percezione e cognitivi, mando anche a te il contatto tramite email così ne parliamo a voce e mi spieghi meglio la situazione, a presto

Salve professore,mia nonna 84 anni accusa di forti dolori al braccio e mano dx a seguito di un ischemia cerebrale che risale a 3 anni fa. C'è. Qualche rimedio? Il dolore costante la tormenta! Grazie in anticipo.

Dopo una ischemia cerebrale è possibile la presenza di dolore neuropatico
ti lascio in questo link qualche informazione aggiuntiva

http://neuroplanet.blogspot.com.es/2009/01/dolore-neuropatico.html

egregio dottor sarmati
ieri sera mia nonna di 92 anni e caduta ed in seguito ha avuto la3 ischemia celebrale ha passato la notte ma questo pomeriggio quando sono andata in ospedale aveva delle combulsioni quindi l'hanno sedata inoltre l'ematoma sta scendendo e si e posizionato sugli occhi quindi non riesce ad aprirli quindi non vede poi in serata voleva dell'acqua ed e riuscita a berla con la cannuccia ora la faccia si e inmpallidita un po e gli e salita la febbre . io credo ke ce la possa fare so che non possono operarla ma mia nonna nonostante la sua anzianita ha la forza di reagire almeno spero sia cosi i dottori ci dicono ke solo un miracolo puo salvarla qnd sto pregando gesu per far si che questo accada .lei dottore cosa ne pensa sarebbe molto importante per me saperlo al piu presto
grazie mille per la sua disponibilita francesca

Cara Francesca, come sai la mia competenza si limita sulla versante della riabilitazione post ischemia cerebrale, al momento devi affidarti completamente ai medici che hanno in cura tua nonna ed alla sua fibra. In bocca al lupo vi auguro il meglio

bhe alla fine non ce l'ha fatta ormai è in un posto migliore insieme a mio nonno e suo figlio :(

mi spiace per questa notizia. un abbraccio

Caro Dr. Sarmati,
mia zia è stata colpita da un'ischemia il 18.10.2011. L'hanno operata ed è stata in coma per ca. 1 mese. L'ischemia ha portato come conseguenza la paralisi sinistra. Zia si esprime con stanchezza ma è sempre piuttosto lucida (dimentica più le cose recenti). Dopo il risveglio è stata porta in un primo centro di riabilitazione dove hanno subito detto che non c'era più nulla da fare ed è stata dimessa. Ci siamo adoperati affinché la terapia continuasse e ora è degente a Pavia. Ieri ci è stata una riunione e hanno detto che hanno davvero fatto tutto quello che potevano: botulino, allungamento dell'arto, ... e che a fine mese la dimetteranno. Zia ha fatto dei piccoli progressi ed è piuttosto stanca. Ora non sappiamo più se fermarci a questo verdetto o andare avanti. Prendere contatto con l'Istituto Besta a Milano o andare in Austria, dove dicono che ci sono dei luminari. Cosa mi consigli? Grazie di cuore

Buonasera Dr.Sarmati mio padre ha 69 è stato colpito per la terza volta da un'ischemia cerebrale solo che questa volta è stato diverso la diagnosi dice che ha avuto un 'iscemia cerebrale focolaio ,displidemia mista , giovedì scorso è stao ricoverato e dimesso martedì mattina,gli hanno dato come terapia Iskipedia a gocce volevo sapere se ha bisogno di altro e se può guidare,ah dimenticavo ha subito un lieve deficit facciale al lato sinistro chiedo le chiedo un suo consiglio . Grazie mille . Cordiali saluti

per il/la nipote della signora che avuto una ischemia cerebrale ad ottobre dell'anno scorso, il cervello mantiene sempre le sue capacità plastiche ed è sempre possibile pensare di migliorare la qualità del recupero purché ci si concentri sul reale problema di una ischemia cerebrale: il recupero dei processi cognitivi alterati dalla lesione che permettono il movimento, questo è il mio consiglio da perseguire con luminari e non.

Salve dottor Sarmati, mia zia una donna di 65 anni ha avuto un emorragia cerebrale circa 6 mesi fa con paresi del braccio e della gamba lato sinistro. Ora durante una buona fase di riabilitazione in cui ha recuperato parzialmente l'uso del braccio e con ottimi progressi dal punto di vista motorio (inizia a fare passettini e mantenersi da sola all'inpiedi, inizia ad accusare forti dolori dietro la testa, al naso alle labbra e soprattutto sul braccio in questione (c'è da dire che ha fatto una tac circa 1 mese fa che è uscita buona e la sua pressione monitorata quotidianamente è ottima 120/75.)Possibile sia la riabilitazione che le porti tutto ciò visto che il corpo sta ritrovando la tonicità perduta?grazie e saluti

Salve dottore, mia madre é stata colpita da ischemia cerebrale da 4 giorni, ha 59 anni, adesso ha metá del corpo semi paralizzata cioé muove la gamba destra ed il braccio destro poco, piú la gamba che il braccio, non parla. Vorrei sapere se in queste condizioni puó recuperare l'uso della parola e degli arti. Se si in che percentuale. Possono rimanere dei difetti?? La prego risponda sono disperato. BENEDETTO

Salve dottore. mio padre ha 80 anni 2 anni fa ha avuto un'eschemia celebrale ed rimasto nella parte sinistra con gli arti semiparalizzati pian piano la gamba sinistra gli aveva recuperato e tenendosi camminava solo. oggi ha avuto un'altra eschemia dall'altra parte a destra ed e' in prognosi riservata gli batte solo il cuore ma x il resto niente..e' in coma. dice che si puo' riprendere nuovamente? La prego risponda grazie

Per la nipote della donna di 65 anni:i dolori al braccio in particolare alla spalla ed alla mano sono frequenti in seguito ad ischemia cerebrale, puoi trovare qualche spiegazione sul dolore neuropatico in questo sito. Gli altri dolori che hai menzionato sono più insoliti e ti suggerisco di parlarne con i medici che hanno in cura tua zia.


Caro Benedetto, la riabilitazione post ischemia cerebrale è un processo lungo e complesso, non so dirti quanto recupero c'è a disposizione per tua madre nei confronti del linguaggio e del movimento, quello che so dirti è che per ottenerne il massimo, le esperienze riabilitative dovranno essere rivolte al reale problema dell'ictus: le funzioni cerebrali che permettono la comunicazione ed il movimento.

Per il figlio del signore di 80 che avuto una seconda ischemia cerebrale: adesso è difficile prevederlo, può succedere, stagli vicino e fagli sentire la tua presenza anche se sembra non percepire niente. buona fortuna



Salve Dottore, mio padre ha 70anni appena compiuti e lo scorso 22 marzo ha avuto ictus emorragico non operabile all'emisfero destro.Inizialmente i medici ci avevano detto che non c'era niente da fare poichè la vena era troppo profonda. Dopo 22 giorni di coma si è risvegliato, piano piano ha ripreso a respirare da solo,a mangiare,a parlare e contro ogni aspettativa dei medici ci riconosce e ragiona.Dopo 40 giorni di terapia intensiva è stato trasferito presso un centro di riabilitazione per l'emiplegia alla parte sinistra. Dal 7 novembre è a casa ma 3 volte alla settimana deve recarsi presso il centro di riabilitazione per fare 45 minuti di terapia. Purtroppo i miglioramenti sono molto lenti,inizialmente non riusciva a mantenere neanche la testa in posizione eretta mentre dopo 8mesi si alza in piedi se aiutato. La gamba è molto dura e quindi il dottore dove si reca per la riabilitazione ora, ha suggerito di fare delle iniezioni di botulino. Secondo Lei possono essergli d'aiuto o possono peggiorare la situazione?

Personalmente non amo il botulino per la cura dell'ipertono, in quanto il problema dopo un ictus non è dei muscoli ma dei processi cognitivi che permettono il movimento, lo stesso ipertono è il risultato di ciò che manca in termini di percezione ed organizzazione del lato colpito. Consideriamo anche il fatto che la tossina distrugge le placche neuromuscolari e nei primi mesi in genere si ha un certo rilasciamento muscolare ma dopo qualche mese l organismo produce nuove giunzioni neuromuscolari sulla base stavolta delle possibilitá attuali di movimento ( in genere scarse se si è ricorsi a tale pratica) con il risultato del ritorno alla situazione di partenza. Ma questa è solo una mia opinione basata sulla esperienza dei miei pazienti.

caro dott ho un amico che4 giorni fa ha avuto un attacco ischemico nn è voluto andare all ospedale e dopo 3 giorni ha preso l aereo xtornare in italia ma aveva uno stato confusionale e ad iniziato a perdere la parola adesso in ospedale e gli hanno trovato un ematoma alla testa ma lui riesce a muovere sia gambe che braccia mi dice x favore i rischi che corre e la ripresa di quando puo essere grazie max

HO 80 ANNI 11 MESI Fà SONO STATO COLPITO DA ICTUS ISCHEMICO A DESTRA
ORA MI MUOVO CON DIFFICOLTà E SPECIALMENTE MANO E BRACCIO SONO MOLTO RIGIDI CHIEDO SI PUò ANCORA RECUPERARE QUALCHE COSA?

Per l'amico dell'uomo che ha pero i movimenti e la parla e che ha subito una emorragia cerebrale, i rischi nei confronti della sopravvivenza sono più alti nei primi giorni in seguito all'evento, in ogni modo uscito dalla fase critica, l'entità del recupero è soggettiva da persona a persona e si fonda sull'entità del danno e sulla qualità delle esperienze riabilitative che il tuo amico farà nei mesi a seguire.


Per il signore di 80 anni, l'età per me non ha mai rappresentato un elemento positivo o negativo per il recupero, 11 mesi sono ancora un buon periodo per pensare di migliorare la situazione, chiaramente la riabilitazione da svolgere dove incidere sul reale problema che causa le difficoltà di movimento e la rigidità degli arti, cioè il cervello e le sue funzioni e non i muscoli

buonasera a tutti,volevo avere delle informazioni,la mia fidanzata mercoledi notte ha avuto una trombosi venosa al cervello,è stata quasi 4 giorni in coma farmacologico,lei soffriva di cefalea e prendeva le pillole anticoncezionali,ora da quando si è risvegliata soffre solamente di allucinazioni,però riesce a muovere perfettamente tutto il corpo capisce e ricorda tutto,l'unico suo problema sono queste allucinazioni,lei ha solamente 20anni,ritornerà tutto come prima vero??aspetto vostre notizie.vorrei sapere tutto per favore.

Signore di 80 anni
La ringrazio vivamente dott. SARMATI.
la sua risposta mi ha dato speranza e voglia di continuare.
Cordiali saluti

buonasera dottore, mia madre (64 anni) è stata colpita da emorragia cerebrale. E' stata operata il giorno dopo ma durante l'operazione i medici dicono vi sia stata una complicanza e si sia rotta anche la arteria medio-cerebrale. Comunque, dopo 7 gg di coma farmacologico e 10 di nessuna sedazione adesso pian piano inizia a riaprire un occhio, sebbene non sia presente e non parli ancora. Il quesito però è che, dopo l'operazione non le hanno rimesso il pezzo di scatola cranica per evitare una pressione sul cervello, e adesso però il cervello inizia a "scendere" verso il basso e si vede una concavità sulla testa e un rigonfiamento sul lato del viso fino ad altezza guancia (che dicono sia cervello)...mi chiedevo se questo spostamento del cervello (che i medici dicono sia normale) non possa invece compromettere i "collegamenti" tra i neuroni o altro per causa allungamento della materia cerebrale. Grazie mille.

Per Luigi, purtroppo in questo caso non posso aiutarti, il campo è prettamente clinico, sarà il team di neurologo-neuropsicologo e neuropsichiatra a gestire la situazione, mi dispiace non esserti stato di aiuto.

Per il figlio/a della signora di 64 anni, in genere l'asportazione di una parte della scatola cranica è una procedura di routine, per il resto dubito fortemente che il cervello sia sceso come da tua descrizione fino all'altezza della guancia.

scusi, me è possibile che non soppraggiungano altri eventi dal primo???Cioè dipende anche dalla causa del primo oppure una volta avuto, tutti hanno la stessa probabilità.....mia madre ne ha avuto uno sabato mattina e adesso sembra stia "bene" cammina spedita parla normalmente etc....dalla tac comunque si vede......gli è stata fatta la fibrinolisi (credo si chiami così) a 3:30 dall'avvenimento....

scusi era trombolisi...

buona sera dottore Valerio sarmati,le volevo chiedere ho un cugino che a febbraio scorso ha avuto 2 ischemie celebrali dovute a una fibrillazione lenta.ha solo una carotite destra che gli funziona al 40% la parte destra è bloccata ,e dopo la seconda ischemia non parla più.e da un anno che fà fisioterapia oggi riesce anche a stare sulla stampella ,ma non comunica avvolte sembra che ci riconosce perchè se vede qualcuno che non vedeva prima dell'accaduto si mette a piangere.io le volevo chiedere c'è qualche centro che lo possa aiutare?se potrebbe ritornare a parlare?aspetto una sua risposta grazie .

Buona sera mia suocera di 77 anni e' stata colpita cinque giorni fa da due ischemie cerebrali rilevate dalla Tac; mostrava stato confusionale, faceva cose strane e aveva difficolta' a deambulare e parlare. Ieri, dopo quattro giorni sembrava essere uscita da questo stato confusionale, parlava quasi normalmente ed era autonoma, da stamattina invece e' ritornata in stato confusionale, vede cose e persone che non ci sono, cerca di vestirsi per uscire, i medici dicono che i parametri, in particolare la pressione alta, sono tornati normali. E' normale che ci sia un'alternanza cosi' repentina tra una condizione "di normale" ad una in cui c'e' una regressione? o dobbiamo pensare che si siano verificati altri fenomeni ischemici? Ci potra' essere una ripresa? o dovremo prepararaci a questa situazione altelenanteper sempre? Grazie

Buonasera Dott.Sarmati,

la nonna di mia moglie e' stata colpita da ischemia cerebrale la scorsa domenica, ha 93 anni e non ha praticamente mai avuto alcun problema di salute, vive da sola perche' da sempre e’ indipendente non vuole badanti o altro, mio suocero tutti i giorni va a trovarla portandole il suo mezzo Lt di vino a pasto, insomma una donna in gamba visto l’età..
In ospedale hanno da subito detto che era spacciata invece e' ancora viva ed e’ stata trasferita in repato di neurologia dove e' si migliorata rispetto a domenica però presente i sintomi di emiplegia, non parla, sembra non riconosca nessuno, non muove il braccio e gamba ds anche se solleticata le da fastidio.

Leggendo i post mi sembra di capire che con un po' di istruzione, mi passi iltermine, potrebbe recuperare forse qualcosa?

Grazie

Edoardo

buonasera dottore sono diego,
mio padre 65 anni è stato colpito dall ischemia celebrale ha subito avuto problemi con la vista dice di riuscire vedere solo in alcuni momenti. vorrei sapere gentilmente se è possibile riuscire a riacquisire la vista completamente.
grazie per il suo tempo

Buonasera Dottore,
Mi chiamo Marco, ho mio Padre di anni 79 che già da molto tempo accusava disturbi nel movimento nonché stanchezza ed affaticamento. Da anni iperteso e con il livello di colesterolo HDL un pò sopra il limite massimo, da circa 3 settimane non sente più la sensibilità ai polpastrelli, specie nella presa. Praticamente, quando afferra qualcosa gli scappa dalle mani perché dice che gli manca la forza in quanto le dita le sente insensibili. Ormai fà molta fatica a deambulare perché si sente come se camminasse sù di un filo e dice che ha la sensazione come se le gambe gli si piegassero o cedessero improvvisamente mentre cammina, per questo motivo non può star in piedi per molto tempo e quando si siede é sudato. Già da tempo fà uso di qualche farmaco specie l'abbassamento di pressione, però questa sera gl'era scesa addirittura a 77 di MAX ovviamente nella prima misurazione, mentre nella seconda era 103 (sempre di MAX), mi auguro che nella prima misurazione vi sia stato solo un'errore di lettura dovuto all'apparecchio digitale.
Caro Dottore, di cosa potrebbe trattarsi?
Preludio ischemico? TIA? Semplice cervicale? Principio di una sclerosi multipla? O cosa?
In ogni caso Martedì 23 effetuerà una visita Neurologia per un paio d'ore all'ospedale ma personalmente mi sembrerebbero un pò poche per una diagnosi completa, ci vorrebbe forse un day hospital, non capisco per quale motivo i medici non si son espressi nel voler effettuare quest'ultima prassi.
Spero comunque nulla di preoccupante e fiducioso attendo una sua personale valutazione del caso anche se ovviamente Lei non potrà garantirmi nulla di certo ma sicuramente il suo suggerimento gioverà molto alla mia speranza.

Grazie

Buonasera Dr.Sarmati,

Sono un ragazzo di 25 anni che 4 mesi fa ha avuto una trombosi venosa profonda con conseguente embolia polmonare,invece mio padre di anni 61 ha avuto un ictus ischemico 2 settimane fa,quando è andato al pronto soccorso mi pare che abbiano solo aspettato che passassero 24 ore per vedere l'evolversi della malattia,io mi chiedo ma in questi casi non c'è proprio nulla da fare per evitare il peggio?

ora non parla(usa solo il labiale),non riesce a degluttire,sbava molto sia dalla bocca che dal naso,non riesce a respirare da solo(gli hanno fatto la tracheotomia),muove pocchissimo sia le gambe che le mani,e mi hanno detto che non tornerà mai piu' come prima...
secondo lei è vero o c'è speranza?

Cordiali Saluti

Cris

Rispondo in ordine agli ultimi commenti.

- Per la domanda sulla possibilità di ulteriori eventi, si tratta di una questione clinica su cui non entro in merito e che ti invito ad approfondire con lo staff medico che sta seguendo tua moglie, in modo da avere tutte le informazioni in materia di prevenzione.


- Parlando di centri per il recupero motorio e del linguaggio attraverso la riabilitazione neurocognitiva, la più indicata in caso di ischemia cerebrale, mi sento di garantire solo Villa Miari a Santorso.


- per il genero della signora di 77 anni, l'andamento spesso altalenante del recupero post ischemia cerebrale purtroppo ne è una caratteristica classica, a volte basta poco, una influenza, una febbre per far sembrare che il paziente faccia una seria regressione, generalmente sono eventualità momentanee se si sta lavorando bene con la riabilitazione ed è sempre possibile ottenere del recupero, sulla cui entità chiaramente non posso essere più preciso.

- per Edoardo, Come sopra, per la nonna di tua moglie, al di la dell'età che rappresenta un parametro che non uso mai per fare una previsione del recupero, perchè come hai visto a volte certi 90enni hanno una fibra e voglia di vivere invidiabile a molti, se ben stimolata con esperienze riabilitative adeguate può certo migliorare, ma come sopra non so dirti quanto, ma solo che in seguito ad un trauma cerebrale la riabilitazione da eseguire deve coinvolgere le funzioni cerebrali che regolano movimento e linguaggio.


- per Diego, i problemi della vista vanno valutati con attenzione, in quanto possono essere di tipo centrale ovvero causati dalla lesione del nervo ottico o delle aree cerebrali che regolano la vista o anche da disturbi di attenzione nei confronti dello spazio opposto dell'emisfero colpito, queste informazioni cliniche sono da richiedere allo staff medico che ha in cura papà e che conosce la sua situazione.


- Per Marco, mi occupo esclusivamente di Riabilitazione e li ti posso aiutare nella speranza, dicendoti che se ben trattato può ottenere del recupero, ma non in informazioni su diagnosi o situazioni cliniche dove ti rimando ai medici che trattano direttamente la situazione.

- Per Cris, sono passati pochi giorni dall'ischemia di tuo padre, è ancora un ottimo periodo per pensare di migliorare la situazione sia per il linguaggio che per il movimento, ricordati quello che hai leto in questo articolo in merito alla riabilitazione.



Mio nonno, 78 anni, è in ospedale da una settimana e solo oggi hanno riconosciuto un ischemia cerebrale..fisicamente non ha assolutamente nulla ma, nonostante a volte segua i discorsi e risponda in modo coerente, spesso è come se inventasse le cose, come se, non ricordandosele, il cervello cerchi la prima risposta possibile..discorsi molto confusi quindi e questo gli crea nervosismo perché quando gli facciamo notare l'errore si rende conto di non arrivarci.. E' da una settimana e 2 giorni, non ha mai avuto sintomi precedentemente e prendeva un eccessivo numero di pastiglie per diminuire la pressione sanguigna..può guarire? può solo peggiorare? Cosa devo aspettarmi?

Grazie in anticipo, I.

Salve. Mia madre, 75 anni, ha avuto un cosiddetto "infarto rosso" localizzato nella zona occipitale destra. I primi giorni non riusciva a girare la testa che era rivolta verso destra, poi pian piano si è sbloccata, ma continua a dormire per la maggior parte del tempo. Le chiedo se vuole leggere o giocare a carte, che era la sua passione, ma non ne ha voglia. La memoria sembra intatta, ricorda perfettamente date, avvenimenti ecc., ma questa letargia mi preoccupa molto. Aggiungo che attualmente si trova in ortopedia, dove le è stata ridotta una frattura del femore conseguenza della caduta dovuta all'ictus. In questo reparto non ci consentono di avere notizie direttamente dal neurologo. Cosa possiamo fare per aiutarla?

per il nipote del signore di 78 anni, sono passati pochi giorni, in genere nei primi giorni il quadro appare sempre più difficile di quanto non lo dimostri nelle settimane successive. In ogni modo anche in assenza di turbe del movimento potrebbe essere utile coinvolgerlo dal punto di vista neurocognitivo.


Per il figlio della donna di 75 anni, lo stato di coscienza alterato ed la conseguente sonnolenza è abbastanza frequente soprattutto nei primi periodi dopo una ischemia cerebrale , considera che potrebbe essere associata anche una discreta difficoltà di prestare attenzione pertanto potrebbe non seguirti con compiti troppo difficili. se si iscrivi alla newsletter che trovi dopo l'articolo, ci sono diversi suggerimenti con esempi di esercizi semplici da poter provare con lei.

Buongiorno, per sfortuna circa due settimane fa mio padre ha avuto un'ictus cerebrale causato da un problema alla carotide dove da quello che ho capito si è tappato il vaso e non arrivava più il sangue e ossigeno alla parte sinistra del cervello che si è gonfiato. Peggiorando abbondantemente dopo due giorni ci hanno detto che l'unica soluzione era operarlo e togliere un pezzo di cranio e così hanno fatto. Ci hanno detto che il rigonfiamento così abbondante del cervello è presente solo nei giovani in quanto abbiamo un cervello molto più sviluppato e più grande, mio padre ha solo 49 anni. L'operazione è andata benissimo, dopo solo 3 giorni si è risvegliato del tutto, respira da solo e riportato dalla rianimazione allo strock ha iniziato a mangiare ed è di buon appetito. purtroppo non parla più e ha la parte destra del corpo è completamente paralizzata. Oggi lo sposteranno nel reparto di neuroriabilitazione. Volevo sapere se secondo lei ci sono buone probabilità che recuperi tutto al 100% visto che è giovane,soprattutto per la parola e il danno cerebrale di ragionamento e comprensione so che ogni caso e a se,e dipende dalla persona però volevo un parere visto che i medici non si sbilanciano per nulla.
Premetto che mio padre da piccoli segnali che ci manda riconosce tutti perfettamente,ha pianto per noi e per alcuni parenti appena ci ha visto, esegue facili ordini da subito come chiudi gli occhi apri la bocca alza il braccio (naturalmente per la parte che può muovere), ma a semplici domande al quale deve rispondere si o no, fa una smorfia con la bocca ed sempre la stessa ( come per dire bo) che non capiamo sia un no un si o un bo sul serio. Sarebbe sbagliato insisterlo noi a rispondere vero?
Spero mi risponda al più presto e ci dia qualche consiglio

Grazie!

Sono passate due settimane e purtroppo è fare una previsione certa sulle possibilità di recupero, quello che posso dirti è che il recupero dipende sia dal tipo di lesione e molto dal tipo di riabilitazione che effettuerà, la domanda che devi farti è quale tipo di riabilitazione deve fare mio padre per ottenere il massimo del recupero che la natura gli metterà a disposizione? per poi ragionare conquista dopo conquista, senza pensare al momento al 100% ma tenendolo sempre come obiettivo. Di seguito qualche suggerimento per l gestione dell'afasia. a presto
http://neuroplanet.blogspot.it/2012/05/lafasia-espone-il-paziente-emiplegico.html

Di nuovo Buongiorno Dr.Sarmati,

Mio padre dopo 40 giorni di ricovero in rianimazione in seguito all'ictus ischemico (di cui avevo menzionato sopra),ora è in riabilitazione a Treviso da una settimana e poco piu',quindi sono già passati 2 mesi...

I primi giorni era un po' spaventato,ora si è un po' tranquillizzato per quanto riguarda il trasferimento,in piu' riesce (anche se con molta fatica) a portare la mano destra sulla fronte e a parlare un minimo,ma poi si stanca tantissimo e si sente poco quello che dice...poi lo vedo molto frustrato dalla sua condizione di spasticità...

Anche dopo aver fatto qualche progresso lo vedo terribilmente demoralizzato...
Io non posso andarlo a trovare ogni giorno per via della lontananza,ma mi hanno riferito che piange ogni giorno,cosa che invece non aveva mai fatto in vita sua...

quindi avrei delle domande in proposito:

Quanto margine di recupero ha e come mi devo comportare in questo caso?
Ma è possibile che dopo tutto questo tempo non sia ancora capace di respirare normalmente?
Sa se quest'ospedale è buono o usa il metodo Perfetti da Lei indicato?

Grazie in anticipo!





Caro Cris,
rispondo alle tue domande di seguito, considera che la depressione in questi casi è un sentimento con il quale è normale farci i conti, l'unico modo per vincere la depressione è far si che gli sforzi impiegati nella riabilitazione diano frutti anche se minimi, ma continuativi.

Il margine di recupero ovviamente dipende tanto dalla lesione quanto dalla qualità della riabilitazione che eseguirà

per il discorso clinico della respirazione ti rimando allo staff medico che lo segue direttamente

Non conosco l'ospedale, chiedi al fisioterapista direttamente cosa fa e quale è il suo progetto riabilitativo

A presto

Grazie Dottore!

Mi scusi ma mi sono dimenticato di chiederle queste due cose:

Per la lesione ha avuto un ictus ischemico al tronco encefalico,quali sono le funzioni che sono state danneggiate e c'è qualche funzione irrecuperabile in questo caso?

Verso dicembre io ho avuto un embolia polmonare ho 25 anni ma mi controllo il PT regolarmente,quante probabilità ho di contrarre anch'io un ictus?

Caro Cris,
per le funzioni legate ad una lesione del tronco è difficile rispondere, considera che è un punto di passaggio tra cervelletto funzioni vitali ed emisferi cerebrali, ho avuto pazienti con sintomi lievissimi ed altri molto gravi invece: è difficile dirlo.

per le tue preoccupazioni invece nei confronti di una eventuale ischemia cerebrale ti suggerisco di parlarne con il tuo medico di famiglia che conosce a pieno la tua personale situazione clinica

Buongiorno dottore, il mio nome è vito e volevo avere se è possibile delle informazioni.
tre giorni fa mia sorella di età 20 ha avuto un fortissimo dolore alla testa ed un intorpidimento dell'arto superiore ed inferiore, ci siamo recati al pronto soccorso e dopo le prime analisi en una TC in basale ( da premettere un macchinario molto vecchio) hanno escluso qualcosa di grave ma che comunque consigliavano di fare un RM.
Tenuta sotto osservazione per 24 ore esce dal pronto soccorso firmando sotto la propria responsabilità e si reca presso uno studio clinico per fare la Rm con mdc ed il referto è questo: conferma di area di alterato segnale cortico-sottocorticale cerebello-vermiana a sinistra iperintensa nelle ponderazioni a lungo TR mostra una severa alterazione della diffusione. La lesione è imputabile in prima ipotesi a ischemia acuta. Ora aspettiamo che ci chiamano in questi giorni dal reparto di neurologia per eseguire tutte le indagini.
La domanda che le volevo fare è intanto se si tratta di una cosa grave e curabile e se in questi giorni di attesa deve fare delle cure.
Aspetto sue notizie.
Grazie in anticipo.

Salve dottore,
mio suocero di 67 anni in seguito a una caduta ha avuto ematoma e focolai emorragici al cervello. Lui è diabetico e iperteso e prendeva la cardioapsirina, tuttavia, in ospedale, per far riassorbire l'ematoma hanno dovuto sospendere la cardioaspirina. per una settimana è sempre stato lucido, ha sempre mosso tutti gli arti e ha parlato, anche se lentamente e a fatica. Le cose poi si sono complicate perché è sopraggiunto un attacco ischemico, di lieve entità perché non rilevato dalla tac, ma trattato come tale, per cui, poiché intanto l'ematoma si era riassorbito hanno ripreso con l'"aspirinetta" e tutto il resto. Da quando ha avuto l'ischemia, però, non parla più e dorme, anche perché fortemente sedato in quanto iperteso, ma ha la mobilità di tutti gli arti. Tutto questo da una settimana: è il caso di sollecitarlo, di stimolarlo, di richiamarlo e cercare di farlo svegliare? quando si potrà cominciare a fare riabilitazione? I medici, come sempre, non dicono nulla...
grazie per l'attenzione, cordiali saluti,
K.

Caro Vito, non ho capito se in seguito a questi eventi tua sorella a riportato delle conseguenze e quali.


Caro K. , accade spesso che dopo un ictus ci sia uno stato di torpore dovuto all'ischemia cerebrale, dal punto di vista della sedazione non entro in merito non essendo il mio campo quello farmacologico. le stimolazioni sono auspicabili ma devono chiaramente tenere conto delle possibilità del paziente quindi brevi, adeguate e semplici. a presto

Salve dottore, mia mamma ha subito un intervento,nel mese di febbraio, per l'esportazione di un meningioma soprasellare; durante l'intervento ha avuto un ischemia che le ha colpito gli arti destri. Adesso è a casa, ha recuperato il braccio ma non ha recuperato la gamba, come mai? Può ancora farlo? Non riesce a parlare bene e non ricorda niente (non riconosce me e magari se le capita di vedere un suo conoscente ne ricorda il nome) sarà sempre così? Piange sempre, specialmente in queste ultime settimane, possiamo fare qualcosa? Esiste una cura? La ringrazio in anticipo e le chiedo scusa per le mille domande che le ho rivolto, cordiali saluti.

Salve dott, mio padre (68 anni), una settimana fa ha avuto un ictus cerebrale ischemico in sede frontale sinistra,fortunatamente, se così si può dire,non ne hanno risentito gli arti ma "solo" la sua comprensione e il suo linguaggio.In attesa che faccia la terapia dal logopedista mi può gentilmente dire quali esercizi possiamo fargli fare a casa per poter iniziare a curare la sua afasia?
Grazie in anticipo.
Laura

Cara Elena, a volte il motivo per il quale una zona del corpo è più interessata di un altra in seguito ad una ischemia cerebrale sta nella disposizione delle rappresentazioni che ci sono del nostro corpo all'interno del cervello, pertanto probabilmente la sede in cui tua madre ha subito la lesione coinvolge maggiormente le aree in cui viene rappresentata la gamba. Il recupero è sempre possibile perchè il cervello gode di plasticità, la quantità di recupero ovviamente dipende dal tipo di lesione e dalla riabilitazione che tua mamma farà in questo periodo. Voi come famiglia potete contribuire alla riabilitazione proponendole degli esercizi di riabilitazione neurocognitiva e scegliere in aggiunta un buon fisioterapista che si occupi sempre di riabilitazione neurocognitiva.


Per Laura, contattami direttamente così mi chiarisci la situazione e so consigliarti meglio. a presto

Buongiorno dottore,mio nonno 72 anni un mese fà,ha subito un ischemia celebrale che ha colpito il lato sx,dopo un mese di riabilitazione in una casa di cura spinge la gamba sx con forza,però la mano non la muove per niente..la memoria la ha perchè riconosce noi,però a volte racconta cosa della notte che ha passato praticamente senza senso,ora questo fatto è causato che l'ischemia ha toccato il cervello? 5 anni fa è stato colpito da un ictus però molto lieve,ma questa volta è stato come detto dai dottori molto forte,recupererà il braccio? i tempi di recupero all'incirca di quanto tempo sono? Risponda grazie mille!

Caro Kevin, in seguito ad un ictus e soprattutto nei primi periodi sono possibili delle "confabulazioni" specialmente se è stato interessato il lobo frontale. La tempistica di recupero del braccio è difficile da prevedere e varia da casa a caso, perchè le lesioni sono sempre diverse ed anche la riabilitazione. a presto

salve mio padre di anni 76 in seguito ad una caduta da circa 4 mt di altezza pare sia stato colpito da un ischemia . Purtroppo nella caduta mio padre ha portato diverse fratture e traumi oltre ad un ematoma . Nella stessa serata hanno fatt un 'intervento per esportare l'ematoma , intervento riuscito . Successivamente causa
pressione sempre alla testa non buona hanno dovuto fare un'altro intervento anche esso sembrerebbe riuscito. Sperando di essere stato in grado a spiegarle l'accaduto mi piacerebbe sentire la Sua opinione.
Grazie

Le fratture rappresentano un problema in più che non renderà facile la situazione del recupero post ischemia cerebrale, ma dall'altra parte è possibile che questo stesso evento traumatico lo salvaguardi da una riabilitazione eccessivamente muscolare perlomeno nelle prime settimane, a maggior ragione in questo caso sarebbe indicata la riabilitazione neurocognitiva

Buonasera dottore sono sempre kevin il ragazzo dell'altro giorno. Riguardo mio nonno dopo quasi 3 mesi di riabilitazione in clinica il braccio sx ancora niente però la gamba la inizia a tirare e muovere meglio rispetto ai precedenti,però rimane ancora il fatto che a volte dice cose che succedono la notte senza un senso,ha paura di cadere dal letto,oppure vede degli scarafaggi nella tenda, ect ect... c'è bisogno di qualcosa oppure sono solo le prime volte che ricorda quest 'ricordi' un po strani ma soprattutto impossibili!! risponda grazie!!

La paura di cadere ha un senso avendo metà parte del corpo con una percezione alterata.
il resto come ti dicevo del post precedente se è stato colpito il lobo frontale potrebbero verificarsi momenti in cui la realtà viene momentaneamente distorta, in questo caso oltre alla riabilitazione tradizionale che già sta effettuando dovrebbe seguire un ottimo logopedista o neuropsicologo.

Buongiorno Dottore.
Mio figlio 17 anni, il 19 agosto ci ha chiamato la mattina verso le 5,30 denunciando forte mal di testa, vomito e il fatto di non riuscire a stare in piedi. Chiamiamo il 118 che ci passa la guardia medica che per telefono dichiara che ci sono virus in giro, di dare tachipirina ed aspettare lo sviluppo. Fortunatamente non abbiamo somministrato la tachipirina (vasodilatatore). Anche il medico di base al momento non riconosce i sintomi... dopo alcuni giorni, dal lunedì mattina al venerdì sera (dove denunciava anche la testa ritardata, il medico di base lo fa mandare al pronto soccorso, con tac e conseguente ricovero. Dopo risonanza con contrasto è stata diagnosticato ischemia con ictus (5X6) che colpisce la parte destra. Il ragazzo dopo un paio di giorni cammina da solo, inizia a parlare in modo abbastanza fluido e anche la mano viene usata anche se più a fatica. A distanza di un mese ha praticamente recuperato a pieno le sue funzioni, in attesa della risonanza e la visita neurologica di controllo a fine ottobre, anche se a volte verso sera ci sembra un po' stanco (d' altra parte è sempre stato un ragazzo impegnato su più fronti e iperattivo, difficile tenerlo a freno). Per il recupero completo della motorietà, ci hanno detto che può fare movimento normale, basta che non spinga in eccesso. Va già in bici in paese, è riornato a scuola dal primo giorno e il 19-9 è tornato sul campo da calcio per delle corsette leggere e a sorpresa anche il tocco di palla (sempre blando) è risultato soddisfacente... moralmente questi miglioramenti che nota lo stanno aiutando (incluso il rapporto a scuola e al calcio con i suoi compagni). Ci dicono che se gli esiti di fine ottobre sono negativi, può ritornare anche ad un' attività anche agonistica, Possiamo proseguire in questo modo ?
Rinaldi Luigi

Caro Luigi, intanto bene che gli esiti dell'ischemia di tuo figlio siano stati lievi rispetto a quanto generalmente sono. In definitiva anche Cassano è tornato a giocare in serie A. Il mio suggerimento è quello di capire le cause che hanno portato a questo evento in età così giovane, se vi hanno indicato che potrà tornare ad attività agonistiche significa che non è presente ipertono e sta migliorando gradualmente, diverso sarebbe stato se aveste notato un leggero irrigidimento degli arti, in quel caso lo sforzo andrebbe ragionato con cura.

Buongiorno, da una settimana un'amica di famiglia ha avuto un'ischemia cerebrale riportando come sintomi una probabile afasia (da quanto raccontano i parenti) scomparsa la mattina seguente. È stata fatta una tac che ha evidenziato un'ischemia. Nei giorni seguenti è stata benissimo, tuttavia dopo circa 72 ore dall'evento ischemico è insorta febbre a 38 e si presentava in uno stato confusionale. Tutti questi sintomi il giorno seguente sono scomparsi, per poi ricomparire e scomparire nuovamente nei giorni dopo. Volevo chiederle, sono normali questi stati di benessere alternati a stati febbrili e confusionali?sono dovuti a qualche processo in particolare?

Più che parlare di normalità, possiamo dire che in seguito ad una ischemia cerebrale siamo molto debilitati e non è infrequente presentare disturbi associati del tipo che descrivi, bene che si trovi in ospedale monitorata dall'equipe medica che la segue

salve dottore,mio zio, 76 anni è stato colpito da ischemia,probabile dovuta dalla carotide, ha ripreso i movimento, è rimasta solo la bocca poco storta e qualche piccolo neo alla parola; è successo stamattina,ora è al gemelli x controlli; dottore qualche indicazioni?

ottimo per la ripresa del movimento in così breve tempo, nulla ci vieta di sperare che gli ulteriori deficit possano migliorare nei prossimi giorni, se lo riterranno necessario verrà indirizzato in una struttura dove fare riabilitazione e logopedia.

Buonasera, mia mamma ha 86 anni, e 1 mese fa è stata colpita da ischemia. Da allora è in ospedale nel reparto di terapia sub intensiva. Durante le prime 3 settimane di degenza si è risvegliata piano piano; scriveva, capiva tutto quello che le dicevamo anche se parlava male (a suoni). Il braccio sinistro è emiplegico e la gamba sinistra avrebbe bisogno di riabilitazione. Da una settimana però è peggiorata. I valori generali sono buoni, ma il suo problema attuale è che è "addormentata". Ogni tanto apre gli occhi ma solo se la si chiama o la si scuote. Per questo la riabilitazione attiva per ora è impossibile. Volevo chiederle se c'è speranza che si svegli e - in caso contrario - cosa si può fare per riattivarla. La ringrazio infinitamente.

Vedi Luca, si tratta di un aspetto clinico, pertanto non so risponderti con esattezza occupandomi esclusivamente di riabilitazione, quello che posso dirti è che le settimane successive all'ischemia cerebrale sono molto delicate e non prive di complicanze e regressi, è difficile per chiunque immagino prevedere l'eventuale risveglio, ma ne ho sentiti molti nel corso degli anni che hanno ripreso coscienza. Se ci sono minimi segni di presenza è sicuramente importante fare sentire che ci siete, tuttavia secondo il mio , personale parere questo è importante anche se il livello di coscienza sembra assente.

Salve Dottore ho 37 anni, un anno fa ho avuto un ischemia cerebrale senza infarto, dovuto ad un coagulo che dal cuore e passato al cervello, da un ecotransesofageo e risultato un forame pervio, sono sotto cura terapeutica farmacologica (plavix), però a distanza di un anno mi sono accorta che negli ultimi 4-5 o seri problemi di memoria (amnesie) e di concentrazione, dimentico molte cose, mi danno fastidio rumori,o solitamente formicolii e irrigidimento dei muscoli delle mani (rimangono bloccate) crampi per questi problemi tendo ad isolarmi e mi vergogno anche. Volevo chiedere a lei se tutto ciò e normale e se c'è una cura anche non farmacologica

Salve dottore mia sorella 59 anni, 4 anni fa è stata colpita da ischemia alla parte dx con grandi problemi per la parola, movimento. è stata la prima volta in ospedale dopo trasferita in un centro riabilitazione per 3 mesi ma non ha recuperato quasi niente fa fatica a stare in piedi. Da circa un anno sta frequentando un centro per la parola dove ora dicono che il suo recupero è 1% cronoco e loro non possono fare più nulla. È possibile che mia sorella non recuperi più? Ci sono dei centri dove possono aiutarla? La ringrazio Connie

Salve dottore,sono kevin il ragazzo che ha scritto su questo forum qualche mese fa,mio nonno dopo quasi 4 mesi di riabilitazione la gamba è ancora al 40% la mano invece 2% perchè muove soltanto le dita molto lentamente,con la mente è apposto,cioè non vede niente di anomalo e non racconta avvenimenti della notte,giorno 26 ottobre fa ufficialmente 4 mesi di riabilitazione in 2 case di cura diverse,ma questa gamba (perchè ormai per il braccio abbiamo perso ogni speranza) la recupererà? quando proviamo a metterlo all'impiedi ha bisogno sempre di un sostegno che lo tiene dal lato 'morto' perchè al momento che deve fare il passo col destro quello sinistro non regge quindi tende a cadere,ma adesso mi chiedo lo recupererà? oppure ci sarà bisogno di altra fisioterapia? dopo 4 mesi a letto è normale che qualsiasi persona si sia seccata a stare a letto,soprattutto lui che usciva sempre ect..risponda presto dottore grazie e buonasera

Per la ragazza di 37 anni: da quanto ho capito non hai riportato danni motori, questo è un bene, per gli ulteriori disturbi cognitivi che ti affliggono come la memoria e la concentrazione potresti sentire un neuropsicologo.


Cara Connie, per definizione preferisco non definire cronico questo problema, in quanto anche se molto complesso è sempre possibile possibile migliorare la situazione, certo in modo compatibile con il danno subito, un centro che posso consigliare è Villa Miari a Santorso


Caro Kevin: quando vedo un paziente con i movimenti delle dita anche se lievi ritengo che sia un elemento a favore non trascurabile, è sempre difficile prevedere di far uscire fuori movimenti da zero, ma quando questi sono presenti anche in minima parte in genere è più favorevole lavorarci. se lavorate bene nulla ci vieta di sperare nel miglioramento.

a presto

Gentile Dottore, mia zia di 77 anni e' stata colpita da ictus. La parte sinistra del corpo e' paralizzata. Lei riesce a parlare ma la sua voce e' così' flebile che noi non riusciamo a sentire cosa dice. Io le chiedo un microfono potrebbe aiutarci a sentire cosa dice? Purtroppo questo ulteriore handicap non ci consente di comunicare con lei. La ringrazio della risposta.

In genere problemi di fonazione di questo tipo sono presenti nei primissimi periodi in seguito all'ischemia cerebrale, spesso migliorano in concomitanza con il miglioramento delle condizioni cliniche generali nelle prime settimane. Per il microfono non saprei, c'è il rischio di farla sforzare senza che poi riusciate comunque a capire

Ciao Dottore. Mio padre sofre di un ischemia sulla parte destra . Non riesce a muovere la labra, la mano e il piede .... lui sofre anche di un tumore sul broncho destro ed ha sofferto un intervento di laringectomia totale. .. adesso sta facendo delle chemioterapia per il discorso del tumore... li stiamo dando cardioaspirina .... lei cosa mi consiglia di fare? Grazie

Caro Solomon, chiaramente l'ischemia cerebrale che ha subito tuo padre è resa più complessa dalle altre problematiche che mi hai descritto, probabilmente le sue esigenze cliniche rallenteranno un poco il percorso riabilitativo- Tuttavia il mio suggerimento è quello di iniziare il prima possibile con gli esercizi di riabilitazione neurocognitiva. a presto

ciao, mia nonna ha avuto un ictus ha 79 anni. è stata in ospedale per tre settimane ed ora è a casa, si muove bene però non si ricorda poco e a volte fa confusione nel parlare, secondo lei può migliorare? che bisogna fare? a mia nonna ci tengo tanto, aspetto la sua risposta,grazie.

salve dottore mia madre ha 48 anni ed e stata colpita da un ischemia cerebrale ....che ha occupato ben meta cervello .....le soffre di diabete pressione alta ....i medici mi hanno detto che nn e passato ossigeno al cervello ecc....mi dicono che e in coma profondo e nn reagisce a nulla.....anzi mi hanno detto di preparami al peggio cioè che potrebbe morire.....adesso gli e salita anche la febbre sui 39....lei cosa mi dice ce una speranza che si risveglia ???? e recuperi.....adesso sono 10 giorni che sta in coma .....aspetto sue notizie grazie

Gentile dottore
abbiamo un parente colpito da ictus ischemico con emiparesi della pet sinistra.
Le chiedo cortesemente dove poter trovare il miglior supporto riguarda il metodo perfetti nella zona di Rimini.

Cordiali saluti

Per il figlio della mamma di 48 anni, è difficile prevedere il risveglio in queste situazioni, al momento l'unica cosa che possiamo fare è starle vicino e fare sentire il nostro affetto e la nostra speranza, a presto



Caro Roberto, stiamo preparando una sezione del sito dove speriamo di mettere in elenco più professionisti possibili divisi per città, sempre qualificati in riabilitazione neurocognitiva. per avere a disposizione nominativi validi.

Mio nonno tre mesi fa ha avuto un ischemia celebrale e ora non riesce a muovere la testa verso sinistra...a volte ha dei momenti in cui non riconosce nessun parente,non riesce a parlare bene e oggi gli è venuto un altro attacco...ha iniziato a guardare fisso e dopo poco si è rilassato completamente e respirava a fatica..ho avuto paura perchè non sapevo cosa fare...ha 83 anni..vorrei sapere come posso aiutarlo a riprendersi in queste occasioni e se questi attacchi derivano da qualcosa in particolare..non fuma e non beve oltre ad un bicchiere di vino al giorno..consigliatemi per favore..

I primi mesi in seguito ad un ictus sono i più duri, dove il nostro organismo combatte strenuamente per farcela, nei casi più complessi la convalescenza è resa difficile proprio dallo stato di sopore del paziente che rende difficile l'intervento terapeutico, ma non impossibile infatti ritengo che stimolare il paziente sia fondamentale in questi casi. Il fatto di non bere e non fumare è importante, ma non ci esenta dai rischi di ischemia cerebrale, ho visto anche giovani sportivi subire una ischemia. Nei momenti di maggior lucidità prova a proporgli degli stimoli blandi come toccargli una parte del suo corpo dicendogli cosa stai toccando per poi chiedere a lui di riconoscerla.

buonasera Dottore,
mi chiamo Ezio, ho 32 anni e circa 8 mesi fa ho avuto un ictus di tipo emorragico dovuto ad uno sbalzo di pressione alta. Non ho subito alcun intervento e ad oggi mi posso ritenere già fortunato per le mie condizioni. Cammino discretamente, anke grazie ad un tutore ( molla), tendo a zoppicare, ma la cosa ke più mi preoccupa è la mano dx, che riesco a chiudere, ma non ad aprire. C'è qlk che potrebbe aiutarmi, qlk esercio, tutore... vorrei dei consigli a tal proposito. Attendendo una sua risposta, la ringranzio e la saluto.

Caro Ezio, 8 mesi sono ancora un ottimo periodo, la condizioni che mi descrivi è piuttosto caratteristica, c'è da dire che se il problema che hai è a destra e non hai riportato problemi di linguaggio questo è positivo, più che di tutori il recupero passa attraverso gli esercizi, meglio se di riabilitazione neurocognitiva in quanto la difficoltà motoria passa dal cervello anche se hai mantenuto tutte le abilità intellettive. Potremmo sentirci se mi vuoi chiarire la situazione e valutare se il tuo caso è compatibile con la riabilitazione neurocognitiva in famiglia, a presto

ho anke problemi di linguaggio( afasia) , però riesco a spiegarmi abbastanza bene, ma lentamente. In realtà con mia moglie , già ci siamo informati per una visita con lei online, così vediamo il da farsi. Speriamo bene. Come possiamo sentirci??? c'è qlk recapito telefonico per parlare direttamente con lei?? mi dica , sono pronto a tutto purchè riesca a recuperare il più possibile( soprattutto la mano dx) !! grazie per la cortesia e la disponibilità! a presto!!

Salve Dott. Sarmati,
le scrivo perchè mia madre che ha 64 anni proprio 2 settimane fà è stata male, l ho trovata senza sensi sul letto mentre si asciugava i capelli e dopo averla portata in ospedale il giorno dopo l'esito della rmn era di un ischemia al mesencefalo e ai talami.Ci siamo accorti di lei credo dopo 2-3 ore.I primi giorni i dottori dicevano che l'attività celebrale era prossima allo zero e che molto probabilmente non ce l'avrebbe fatta,poi il 24,ci sono stati dei primi segnali,dei piccoli movimenti e le hanno messo uno strumento sulla testa che collegato ad un piccolo display con un numero misura l attività celebrale.Io l ho vista muovere la testa a destra e sinistra,muovere la gamba,attualmente è in coma e priva di sedazione,hanno stabilizzato la pressione intorno ai 130-150 massima (era entrata in p s con un valore massimo di 240),definita ipertesa misconosciuta,aveva avuto già problemi pressori 4 anni fà ma non si è mai curata in quanto si rifiutava di usare medicine ma solo omeopatici inoltre + sovrappeso, non ha mai praticato attività fisica,cattiva alimentazione e forti stress x problemi familiari ed economici .Come dicevo ora sono 15 gg che è li al san Carlo in terapia intensiva.I medici dicono che il fattore tempo non è stato determinante.Le vorrei chiedere cosi un parere su i possibili danni e se quelle zone colpite sono davvero cosi nevralgiche e se attualmente rischia la vita anche se tutti gli organi cuore polmoni ecc ecc sono in stato buono..Le lascio la mia mail se vuol rispondermi li oppure come meglio si trova lei la ringrazio anticipatamente.
Cristian
Brace82@hotmail.com

Caro Ezio, se chiami il centro 0666018356 e gli dici che siamo già parlati via email e richiedi il mio cell te lo danno tranquillamente, così mi chiarisci la situazione prima di vederci


Per Cristian. Tutti gli ictus sono eventi piuttosto delicati, compreso il mesencefalo che si trova in corrispondenza di centri importanti. Al momento che si trova in terapia intensiva dobbiamo sperare per il meglio attendendo che ci offra presto maggiori segni di ripresa e partecipazione per iniziare il prima possibile il percorso di recupero

Salve dottore, mi chiamo Giulia e ho 17 anni. Mia cugina di 36 anni, alla quale sono molto legata, presenta da alcuni giorni molti dei sintomi che ha descritto in questa pagina, cioe non riconosce ne me ne I suoi genitori, chiede a cosa serve un fazzoletto e indica le orecchie se le dici il naso. Il problema è che è anche affetta da sclerosi multipla dall'età di 17 anni..I suoi genitori hanno deciso di farla curare sin dall'inizio con la medicina alternativa, e negli ultimi 6 mesi capita spesso che si addormenti anche mentr sta avendo una conversazione con qualcuno e non si riesce a svegliarla in nessun modo, ma se qualcuno le sussurra una cosa divertente (suo padre le ha detto che le stavano svuotando il conto e doveva svegliarsi) ride con gli occhi chiusi, sospira o starnuttisce. Come ho detto prima, negli ultimi giorni non è più lei, e fa male xk è una scrittrice ed è laureata in iridologia..avrebbe tanto voluto laurearsi in medicina, ma la malattia glielo ha impedito. Avrebbe qualche consiglil da darmi? Una terapia che possa permetterle di recuperare nonostante la sclerosi multipla?
Grazie x il suo tempo
giulia

Cara Giulia, i sintomi di cui parli hanno portato poi ad una diagnosi concreta? o sono essi stessi causati dalla sm. In ogni modo anche la sm necessita di riabilitazione motoria, meglio se neurocognitiva

Buonasera Dottore,
mio padre lo scorso 23 dicembre ha avuto un'ischemia cerebrale che, a seguito di una TAC, ha evidenziato la totalità del lato sx del cervello e anche una piccola parte del lato dx danneggiate.
Lui ha sempre sofferto di diabete e dallo scorso ottobre ha un defibrillatore/peace maker interno. Le cause ad oggi sono ancora poco chiare ma quello che soprattutto preoccupa è il fatto che ancora non si sia svegliato. Il sedativo gliel'hanno tolto lo scorso 30 dicembre.
I valori clinici inizialmente erano stabili, ad oggi sono in fase altalenante(fegato e rene).
Da circa una settimana gli è stata fatta anche la trachetomia perchè non riusciva a respirare da solo.
Le volevo chiedere se una situazione del genere può durare ancora per molto tempo e cosa aspettarsi nel caso di un risveglio
La ringrazio per la disponibilità

Francesco

Caro Francesco, dalle tue parole, l'ictus di tuo padre appare importante. In questi casi il tempo di risveglio è difficile da prevedere, l'organismo ha bisogno di riposo e reagisce in questo modo. Dal momento del suo risveglio sarà possibile vedere con maggiore chiarezza gli esiti della lesione. al momento la priorità è clinica. a presto

salve mi chiamo cristiano mio padre quando aveva 63 anni colpito un infarto leggero per fortuna sempre vivo pero' controllo tac la parte cervello aveva ischemia e continuare le cure puo' andare normale la vita! ma purtroppo dopo passa anni piano piano non ci sta' piedi tocca sedia rotella non si muove parte corpo sinistra e' mezzo paralizzato voce parla male e' debole purtroppo ultimi anni sta peggiorare rimasto letto con flebo e dopo pranzo mio padre dormiva io non sono accorto mio padre non sveglia io ho chiamato 118 se' fermato cuore non c'e niente da fare oggi e' morto aveva 77anni 27 gennaio 2014 mi scusi come mai e' smesso battere cuore mio padre??

Caro Cristiano, mi dispiace per la tua perdita,
purtroppo non so rispondere alla tua domanda sulle cause dell'arresto cardiaco di tuo papà.
Condoglianze

salve volevo kieder mia mamma 55 anni ha avuto un eschemia celebrare grave gli hanno messo un drainagio al cervello oggi l'hanno tolto la sedazione ma lei nn si e' svegliata...volevo kiedere e' ancora presto dopo una settamana dall'eschemia o ce il riskio ke nn si svegli piu' ?? x ora muove solo la bocca la pregho mi rispondi al piu' presto grazie

Si una settimana non è molto per fare previsioni, se ha avuto bisogno del drenaggio è per ridurre la pressione che spesso altera lo stato di coscienza. aspettiamo di vedere i benefici del drenaggio, nel frattempo stalle vicino se è possibile, il risveglio potrebbe essere graduale con via via maggiori segni di presenza.

quindi lei mi sta dicendo ke ho ancora la speranza di vederla sveglia?? cmq la rigrazio tanto x avermi risposto

Non conosco la realtà della situazione e gli aspetti clinici legati al risveglio non sono di mia competenza, quindi ti rispondo in modo personale da familiare, la speranza a mio avviso deve essere mantenuta viva.

Dottore Buonasera mi chiamo Antonio e vivo a Napoli. Sono venuto a conoscenza del suo ottimo operato e vorrei chiederle un parere clinico circa la situazione di mia mamma.
Ha 71 anni ed il 6 febbraio c.a. è stata operata per dissecazione aortica. Ha subito un intervento di circa 9 ore e, prima dell'operazione ha subito un paio di arresti cardiocircolatori ed ipossia celebrale. L'intervento è perfettamente riuscito, si è risvegliata dal coma dopo circa 9 giorni ma le sue condizioni restano neurologicamente critiche. Dalla tac e dall'elettroencefalogramma è emerso quanto segue: ischemica regione temporo.parieto occipitale dx cortico-sottocorticale e sofferenza celebrale diffusa. E' tracheotomizzata ma respira senza ventilatore e per il momento risponde a stimoli semplici quali stringere la mano, aprire e chiudere gli occhi, mandare baci, cacciare la lingua, alzare anche se pochissimo la gamba se le viene chiesto ripetutamente: muove tutti gli arti scoordinatamente. Attualmente è ancora in sala di rianimazione ma vorrebbero trasferirla in un centro di riabilitazione. Vorrei sapere se c'e la possibilità di recupero pur se minima e se mi potrebbe consigliare qualche centro competente in zona o fuori zona. La ringrazio di cuore per la sua cortese attenzione e rimango in attesa di una sua risposta. Antonio

Caro Antonio, è passato poco dall'evento, se in rianimazione hanno pensato di trasferirla in riabilitazione è un buon segno significa che sta procedendo e questo ci permette di pensare che con un buon lavoro questo processo di recupero possa continuare nel tempo. Non saprei consigliarti purtroppo nella tua zona

Mia madre di settantasei anni è stata sottoposta ad intervento cardiochirurgico per sostituzione della valvola aortica. da nove giorni è in coma ed i medici non sanno ancora il perché: 2 TAC effettuate negative, elettroencefalogramma effettuato due volte con esito di nessuna sofferenza celebrale. Mia madre è completamente paralizzata sul letto, apre e chiude solo gli occhi a comando vocale,e tattile. Qualcuno potrebbe darmi una "speranza"?

Lo stato di coma è imprevedibile come evoluzione, la speranza viene dal fatto che sentiamo tutti i giorni casi di risveglio. coraggio

buonasera dottore mia suocera 55 anni e' stata colpita da una ischemia sul tronco, ora e' sveglia ci guarda e muove solo il lato destro.. mi kiedo se dopo ke e' stato daneggiato il tronco possa recuperare in un centro riabillitativo grz mille

una ischemia al tronco dell'encefalo è sempre delicata, ma chiaramente dipende dall'importanza della lesione, ho avuto anche pazienti che con una lesione al tronco, proprio perchè di lieve entità, dopo la prima fase che invece vede un coinvolgimento della paralisi maggiore rispetto ai danni causati della lesione, hanno avuto una buona ripresa. In ogni modo qualsiasi sarà la situazione sarà possibile migliorarla a fronte di una buona riabilitazione.

buongiorno dottore mia zia 54 anni ha avuto un ischemia cerebellare dicono ke e' un caso neurologo lei muove solo il lato destro e apre gli occhi.fino a quanto pure recuperare la rigrazio della risposta

pertanto si trova nelle prime fasi in seguito all'ischemia, quindi ancora presto per capire la sua evoluzione. Non ci sono limiti di tempo per il recupero, per la qualità del recupero oltre alla lesione dipende anche dalla qualità del lavoro che svolgerà

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Salve Dott. è urgente! C'ho la nonna del mio ragazzo che ha 93 anni paralizzata a letto da 6 mesi e passa. Premetto che era sempre in forma faceva 2-3 km ogni giorno a piedi ed era di forchetta. Tutto è avvenuto in seguito a una caduta accidentale si è rotta il braccio e ha sbattuto la testa e da lì si è scatenato l'inferno. L'hanno portata al pronto e nonostante gli ematomi dalla Tac sembrava che stava bene tranne qualche ematoma. Tornata a casa si lamentava sempre di avere male al braccio infatti si fece ricontrollare il gesso. Ma sembrava tutto ok. A casa poi nell'arco di 2 mesi è stata vittima di 2 ictus improvvisi uno da seduta e uno in piedi. Dinuovo in ospedale e l'hanno dinuovo mandata a casa nel frattempo le hanno tolto il gesso e ha iniziato a mangiare sempre meno e a lamentarsi di non sentirsi bene. Da allora è bloccata a letto, ha una paresi facciale (occhio e bocca) da diversi mesi e non mangia (tranne e parla più ma è cosciente. La tengono in vita le flebo da 3settimane, non beve più, non prende più medicine, è diventata debole e non si alza più. Come possiamo intervenire? Io sono convinta che sta bene deve solo passarle la paralisi e penso sia per questo che si è indebolita perchè avendo la bocca storta e dolente non riesca più a mangiare e parlare, infatti lamenta spesso di avere male allo stomaco. Tornerà in gamba come prima? Il medico di fiducia ha detto che il cuore si è indebolito e non dobbiamo più sperare in una guarigione. Io non mi do per vinta. La ringrazio per l'attenzione distinti saluti. Eva

Dimenticavo che non sono sicura che aveva avuto l'ictus, cmq perse coscienza all'improvviso, con gli occhi all'insù e la lingua all'indietro. Grazie.

Cara io, non ho capito bene se oltre alla paresi facciale ci sia stato anche il coinvolgimento degli arti dello stesso lato del corpo. Se così fosse chiaramente ha bisogno di effettuare fisioterapia, mentre per il discorso della deglutizione l'intervento per il recupero dovrebbe essere a carico di un foniatra o bravo logopedista. Vedendo come reagisce a questo lavoro allora avremo dati in più per capire l'evoluzione del recupero a presto

Mio nonno 74 anni ha avuto un ictus ischemico. Gli ha preso tutta la parte destra del corpo compresa la parola. (Lui tempo fa è stato operato e le hanno applicato una valvola meccanica) La situazione si è complicata perchè gli è partita un emmoragia celebrale e hanno dovuto sospendergli la sua pastigia per il cuore. Da due giorni non apre piú gli occhi e i dottori dicono che è in coma. È possibile che questa emmoragia si riassorba da sola o non c'è speranza? Ti prego sono disperata

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Cara nipote del signore che ora è in coma. Credo che al momento sia difficile prevedere quando riprenderà conoscenza tuo nonno, in quel momento avrete poi un quadro più chiaro di quello che l'emorragia ha comportato, stategli vicino.

Buonasera dottore! praticamente l’altra notte ho avuto come uno spasmo alla testa e non riuscivo a prendere piu sonno! ho iniziato a toccarmi bracci e gambe e darmi dei pizziccoti sentivo dolore ma leggermente di meno! sono passati 3 giorni e sembra che sento meno dolore del solito! premetto che sono una persona molto ansiona! puo essere una cosa psicologica? oppure potrebbe essere qualcosa di grave ? oppure solamente uno stato ansioso???

La prassi più ragionevole è riferire l'accaduto al tuo medico che ti conosce e saprà tranquillizzarti o richiedere accertamenti

quindi diciamo che i puo escludere un attacco ischemico!!! anche perche sono passati 5 giorni! a quest'ora sarebbe successo qualcosa di grave! sbaglio ?

mia madre ha subito un ictus cerebellare tre anni fa. da allora ha continuamente giramenti di testa e vertigini. esiste un farmaco, anche oppiaceo, che attenui questi sintomi?

Il cervelletto per le sue connessioni con il sistema vestibolare comporta spesso problematiche di questo tipo, che tra l'altro incidono molto sull'equilibrio. Occupandomi di riabilitazione mi spiace ma non posso pronunciarmi sugli aspetti farmacologici

ho mio suocero colpito da ictus 3 giorni fa. lunedì sarà trasferito per la riabilitazione. mi può spiegare meglio la sua affermazione "la riabilitazione deve coinvolgere i processi cerebrali che partecipano al movimento e non solo i muscoli". in particolare cosa intende per processi cerebrali che partecipano al movimento? grazie, saluti Federico

salve mio padre dal 4 aprile ha avuto una dissecazione della vena aorta.ha delle ischemie ambo i lati del cervello e altri parti del cervello tipo cervelletto midollo ecc.nn si sveglia dal cosiddetto coma dal 10 aprile.i medici mi dicono che mio padre è difficile che si sveglia.non ci sono rimedi?ora lo mandiamo in un centro di riabilitazione a venafro neuromed.dicono che l'unica soluzione sia un miracolo.ma io non credo nei miracoli

Caro Federico, per processi cerebrali mi riferisco alle funzioni del nostro cervello che permettono il movimento, infatti ancora prima che i muscoli si contraggano il movimento viene pianificato, previsto, la nostra attenzione viene focalizzata, la memoria delle esperienze passate relative all'azione che stiamo compiendo viene rievocata, la percezione del nostro corpo viene allertata e molto altro che agli occhi è invisibile ma che purtroppo rappresenta l'insieme dei processi che vengono alterati in seguito ad un ictus e che sono essi stessi l'oggetto del recupero. a presto



Carmine, mi dispiace della situazione che sta vivendo tuo padre che da come racconti appare piuttosto complessa. è difficile prevedere se e quando questo è vero, parlando con moltissimi familiari in questi anni che si sono trovati nella vostra stessa situazione ho sentito molti esiti negativi ma anche storie di risvegli, l'unica cosa che potete fare al momento è stargli vicino e sperare nella sua fibra

grazie mille, grosso modo avevo capito cosa sono i processi cerebrali. ma almeno mi ha dato la conferma. però ho formulato male la domanda.
mi chiedevo in quale modo si possono coinvolgere i processi cerebrali che partecipano al movimento.
volendo noi parenti partecipare attivamente alla riabilitazione oltre a quanto faranno al centro in cui sarò trasferito
grazie di nuovo
Federico

Gentile dr. Sarmati,
mia moglie è stata colpita il 30/1/2014 da ischemia cerebrale fronto-temporo-parietale ds. che le ha provocato una totale emiplegia lungo la parte sx del corpo.
A distanza di circa 4 mesi dall’evento (50gg. terapia intensiva c/o Salus + 60gg. terapia estensiva c/o Don Gnocchi) è rilevabile un certo recupero (buona mobilità del viso, cammina con tripode ad andatura “falciante”, braccio e mano sx praticamente plegici al 95%!).
Attualmente è sottoposta a 2 sedute di fisio al giorno (oltre a 1 specifica x il braccio da 15/20’ a giorni alterni) soprattutto di recupero muscolare e solo marginalmente con metodo ETC.
Quando cammina è dotata di una fascia di sostegno per il braccio sx.
Mia moglie soffre di forti dolori alla spalla sx. (nonostante terapia farmac. Lyrica+Tachip.1000) e questo – unitamente a stanchezza e pigrizia incipienti - le inibisce viziosamente esercizi al braccio di sua iniziativa.
Sono assai preoccupato perché non vedo ulteriori progressi negli ultimi 30gg.; e soprattutto per il braccio, ancora sostanzialmente plegico a distanza di 4 mesi!
Le domando: considerati i tempi, lo stato che le ho brevemente descritto le pare in linea con le normali aspettative?
Il 30/5 prossimo mia moglie verrà dimessa.
Mi piacerebbe che lei potesse visitarla, dr. Sarmati, al fine di valutare se intraprendere una APPROPRIATA terapia domiciliare o – se possibile - presso il vostro centro di via Aurelia.
La ringrazio anticipatamente per le risposte che vorrà offrirmi.
Giovanni

Buonasera dottore..
mio papà ha 55 anni e il 17 aprile ha avuto una emorragia cerebrale abbastanza grande parte sx .al momento dell entrata in pronto soccorso era già in coma opwrato d urgenza tutt'ora adesso è ancora in coma ..da un paio di settimane è stato trasferito in reparto xche le sue condizioni sono stabile è stato tracheotomizzato e respira senza aiuto...apre chiude gli occhi alza la mano e muove poco un piede e riconosce lo stimolo doloroso...cosa ne pensa lei dott abbiamo qualche possibilità xhe possa risvegliarsi??è
passato un mese e mezzo da quel giorno orribile ma la situazione x i medici è ancora d
i coma...la ringrazio genny

Come da suo consiglio ho già fissato una visita di mia moglie con lei per il prossimo VENERDI' 20/6 presso il Centro Fisioterapia Roma.
Qualora iniziasse un ciclo con la sua struttura, mi auguro la si possa proseguire anche nel mese di agosto.
A presto e grazie sin d'ora per l'aiuto prezioso che ci fornisce già via web.
Giovanni

Caro Giovanni, allora venerdì ragioniamo anche su questo aspetto e ci organizziamo al meglio, a presto

salve dottore..ieri mio nipote di 5 in anni (premetto un bimbo sano ) eravamo a mare quando lui ha iniziato ad avere capogiri,convinte di un abbassamento di pressione proviamo a dargli del succo ma abbiamo notato ke nn riusciva ad ingoiare.. subito dopo la sua bocca appare strana come se il labbro sinistro stava su da solo..dopo un po' ha avuto difficolta' nel riconoscere la mamma ed infine nn riusciva a stare in piedi e nemmeno tenere nnt in mano...al pronto soccorso fa tt gli esami ma nn capiscono di cosa si tratta dopo poco nn muove ne' braccio e ne' gamba destra cosi' viene subito trasferito..dopo 4 ore i medici(ischemia celebrale) io mi kiedo puo' accadere ad un bimbo cosi' piccolo?? poi le kiedo lui ieri risciva di nuovo a parlare bene xò faceva fatica a muovere braccio e gamba destra riuscira' a recuperare???potra' tornare alla vita di sempre (anke xkè faceva calcetto da 6 mesi) grazie mille x la disponibilita'

Buongiorno ho visto l'interessante blog e mi permetto di contattarla. Mio papò di 77 anni da tre giorni è ricoverata per ischemia della parte destra che si è manifestata in presenza anche di una broncopolminite con febbre alta che si alva e si abbassava di colpo. Dopo il primo giorno di paura poichè lui era un pezzo duro, adesso ha ricominciato a palare ricnosce anche se a volte inserisce frasi non connesse ma che riguardano il suo lavoro, che deve andare a lavorare che l'ospedale non gli piace etc. Inoltre ha emozioni piange quando vede coseo qualcuno che conosce. Dalla tac fatta ne momento del ricovero si evicenceva già un recupero o meglio una migkioramento che mi auguro possa essere continuo. Si notano adesso movimenti della aprte sinistra che prima non si notavano e così via, la febbre è calata in modo stabile. Ovviamente è alimentatao dalle flebo e da sacche visto che comunque aveva anche un principio di disidratazione. Mi chiedo con questi elementi se ritiene che possa recuperare e se pensa che bisogna fare qualcosa di particolare. Grazie Vincenz

Salve ho 38 anni e l anno scorso ho avuto una brutta distorsione alla caviglia sx sono stato fermo x 2 settimane e dopo 2 mesi di riabilitazione, sono rientrato e lavoro, ma poco dopo ho avututo una perestesia a guancia, braccio e gamba sx per pochi secondi...mi hanno detto ke ho avuto micro ischemie, ora sto aspettando la rmn encefalo e angio rmn, ma io vi chiedo e'possibile che sia dovuto alla distorsione a caviglia.....premetto che le punture nella pancia per prevenire ictus l ho fatte dopo una settimana di letto...
grazie....

Mi scuso per il ritardo nelle risposte dei post risalenti a giugno.

- purtroppo le ischemie sono eventi che possono sopraggiungere anche in tenera età, spero che in questi due mesi ci siano stati notevoli miglioramenti, con una buona riabilitazione, meglio se neurocognitiva, per l'età evolutiva è possibile sfruttare tutto la potenziale plasticità di un sistema nervoso centrale molto vivace

- Vincenzo, al momento del tuo post erano passati solo tre giorni dall'evento ischemico, e se già avete notato dei miglioramenti in quella finestra di tempo, nulla ci vienta di pensare che ne siano stati in questi 2 mesi trascorsi e che ce ne saranno di altri nei mesi a seguire, guidati da un buon percorso riabilitativo

- eventi traumatici come anche le fratture possono determinare alterazioni della coagulazione del sangue, in aggiunta alla immobilizzazione forzata. se sono state piccole ischemie ti avranno dato una cura farmacologica per tenere il sangue fluido durante il periodo necessario e speriamo non abbiano riportato conseguenze

Salve, sei giorni fa mio padre, di 58 anni, è stata colpito da emorragia cerebrale legata ad aneurisma cerebrale. Attualmente la diagnosi è: importanti lesioni ischemiche ed emorragiche. Non è stato necessario procedere a drenare il liquor. La parte coinvolta del cervello dicono essere quella destra. Dopo tre giorni di coma (in parte indotto tramite farmaci), mio padre è tornato ad aprire gil occhi, deglutire, stringere la mano a comando. I medici dicono però che le lesioni sono state gravi e che ha metà corpo paralizzato, che forse tornerà a posto con la terapia. Oggi un altro medico ci ha detto che quasi per certo mio padre "non tornerà come prima" (parole piuttosto vaghe e interpretabili). Io sto vivendo un incubo, ma confido molto nel fatto che, come lei dice, il sistema nervoso e il cervello formano un'architettura plastica, che "impara" a guarirsi se ben guidata. Il terrore più grande è che mio padre possa riportare dei danni di tipo mentale. So di non poterle chiedere oracoli o la soluzione magica ai nostri problemi, ma cosa potrebbe dirmi a riguardo? Pensa che sia una soluzione sanabile nel giro di un anno (o anche più)?

Grazie dottore, la sua risposta è stata puntuale, confortante e competente sul piano professionale. Senza dubbio farò una donazione e seguirò con scrupolo i video riguardanti l'Emiplegia sinistra. Sto leggendo inoltre i suoi articoli sul blog, e mi sono iscritto alla newsletter. Non posso che complimentarmi con lei per questo enorme, PREZIOSO lavoro. La stimo molto. A risentirci.
Riccardo

Grazie infinite per le tue parole Riccardo

Buonasera Dottore, la ringrazio anticipatamente del tempo che dedicherà a leggere la situazione in cui mi trovo adesso. Lo scorso 3 ottobre mio padre di 68 anni, sano come un pesce e senza aver mai fatto un giorno in ospedale e con tutte le analisi sotto controllo, è stato colpito da emorragia cerebrale di circa 4 cm localizzata all'altezza del ponte. Ci hanno detto che la zona è inoperabile, quando è arrivato in ospedale era già in coma (livello 7 nella scala di Glasgow credo), il giorno dopo sono stati fatti esami quali encefalogramma e potenziali evocati che riuscivano comunque a dare entrambi dei risultati e dalla TAC hanno verificato che l'emorragia si era bloccata, dopo circa 7 giorni hanno iniziato a togliere e dare nuovamente protezione al cervello e ad oggi mio padre è in uno stato di coma spontaneo (livello 4) e dagli ultimi esami risulta un segnale di attività cerebrale sempre più debole e che gli stimoli si fermano all'atezza del ponte dove è avvenuta l'emorragia. I dottori speravano che una volta tolta la protezione al cervello mio padre iniziasse a rispondere agli stimoli invece così non è stato anzi direi che le condizioni sono peggiorate, e inoltre i dottori ci hanno detto che si sarebbero già dovuti vedere dei segnali di ripresa dato che quelli più importanti se ci sono si verificano quasi subito. a questo punto vorrei capire in questa situazione quali possono essere gli eventuali margini di recupero e realisticamente che livello di "coscienza" possa riacquisire, e inoltre se l'emoraggia sta continuando a far danni sia premendo contro le terminazioni nervose sia ostruendo il regolare afflusso di sangue ossigeno al cervello (tra l'altro non sono state riscontrate complicazioni relative ad un eventuale idrocefalo). Mi scusi per la poca chiarezza della mia domanda ma ogni giorno i medici ci allontanano dai margini di recupero senza dirci quali possano essere, avendo escluso già da tempo e a priori il recupero completo

Sei stato chiaro nella descrizione, il ponte è una zona molto delicata e legata alle funzioni vitali. A fronte di uno stato di coma non sono in grado di fare previsioni sul progressivo recupero di coscienza e sul tipo di recupero futuro. La tappa successiva è conquistare la coscienza e dipende molto dalla fibra di papà, devo solo incrociare le dita insieme a voi ed aspettare notizie migliori. a presto

Buongiorno Dr Sarmati.
Innanzitutto grazie per questo spazio dedicato a chi vive momenti di apprensione come me. Due gg fa mio papà,74 anni, è stato dimesso con la diagnosi di TIA, stenosi del 50% alla carotide bilaterale, ipertensione. Stamattina lamenta dolore dietro la nuca. Dobbiamo preoccuparci? Dobbiamo tornare in ospedale o è normale questo sintomo? Grazie

Cara Giusy, posso immaginare l'apprensione, infatti dopo un TIA è sempre bene controllare tutto, in presenza di sintomi come questi si è utile contattare il proprio medico curante e all'occorrenza recarsi in pronto soccorso

Salve, sono qui a riscrivere dopo circa 2anni, la mia fidanzata proprio 2 anni fà ebbe un ischemia celebrale, per fortuna senza danni è ritornata a vivere senza grossi problemi, ora dopo 2 anni facendo un controllo gli diagnosticano un lesione al cervello con presenza di areola non dipendente a tutto quello successo, mi sa dire dottore di cosa potrebbe trattarsi? Lei ora soffre di stanchezza,nausea e vertigini, con difficoltà nel dormire. Aspetto sue risposte. Grazie

Salve mio suocero un paio di anni fa ha avuto una leggere ischemia che ha lasciato tracce sulla parola gli sono state prescritte i seguenti farmaci: lasix, acido acetilsalicitico,metroprololo, perindopril, isosorbide mononitrato...in aggiumta
ta assume cardioaspirina, madopar per alzheimer e avodart per prostata...le sue condizioni sono altalenanti a stati di vigilanza, a quelli di stanchezza fisica...volevo sapere se fosse possibile eliminare o prrndere in alternanza i primi 5 farmaci riguardanti la stessa patologia...grazie.

Caro Luigi, dovreste approfondirne la causa, chiedete al vostro medico di avere utleriori dettagli delle cause, che sono di origine vascolare, ma è meglio capire cosa determini l'alterazione del flusso sanguigno, probabilmente vi segnerà un ecodopler ed altri esami per avere maggior chiarezza.


Per Gianni. Non posso rispondere su aspetti farmacologici, che sono stati dati da diversi specialisti, dovresti chiedere al tuo neurologo di prendere in mano la situazione per poter gestire l'aspetto farmacologico in maniera sistemica, lui saprà valutare se dover mantenere lo stato della cura attuale o apportare dei cambiamenti

Salve dott. Sarmati, sono Leonardo.
Mio nonno, cardiopatico e già operato all aorta dieci anni fa, ha 84 ,anni. Sabato ha avuto una ischemia, portato in pronto soccorso domenica mattina ne ha avuta un altra. La parte destra del corpo non la muove e non parla. Tramite la sinistra ci fa capire di riconoscerci. Se riuscissero i medici a stabilizzarlo mi potrebbe suggerire qualche struttura specializzata per il recupero in provincia di Cosenza?

Sono sempre Leonardo. Qualora non conoscesse strutture riabilitative in provincia di Cosenza potrebbe dirmi il riferimento di qualche specialista che ci può aiutare sempre in provincia di Cosenza? Grazie...

Salve ho mio papà in ospedale molto grave l ho portato al pronto soccorso notando in lui molta sonnolenza Manon pensavo che da una TAC mi si diceva che c era un emorragia cerebrale da li ricovero e stati di vaneggiamenti ma sempre vigile sembrava riprendersi pian piano ma ad in certo punto entra in uno stato di assenza di nuovo TAC e riscontrano in ischemia cerebrale lui assumeva scoagulante perché portatore di valvola meccanica aorta i medici mi hanno spiegato che nella fase dell ematoma formatosi let l emorragia hanno dovuto per forza sospendere lo scoagulante davano l eparina e per risolvere l ematoma ma purtroppo il sangue coagulato ha creato l altro problema io sono molto demoralizzata so soltanto che mio papa è andato con i suoi piedi in ospedale e adesso lo vedo li in un letto con ossigeno e sondino e non mi risponde :( potrà riprendersi?

Dott sarmati ho scritto il mio problema tra il primo commento del 2011 per errore per favore lo legga aspetto una sua cortese risposta

A ecco ho scritto dopo la sua risp del 13 04 2011 grazie

Ma non risponde più il dott?

Caro Leonardo, purtroppo non so suggerirti strutture specializzate nel recupero post ictus a cosenza, la nostra associazione sta censendo i professionisti di riabilitazione neurocognitiva in italia, al momento non ci sono nella tua zona, ma potresti dare una occhiata mentre cresce Lista Blu

Per chi ha scritto il commento nel 2011, meglio se lo riscrivi perfavore perchè non l ho trovato


... eccolo il dott. risponde, risponde :)

Per la figlia del signore con ischemia ed emorragia cerebrale, a volte quando subiamo un danno cerebrale il nostro organismo ha bisogno di tempo per puntare all'equilibrio, la convalescenza serve proprio per metterci nella condizione di mettere in atto tutti i nostri meccanismi di reazione al danno, dobbiamo incrociare le dita insieme ed aspettare un suo maggior risveglio, allo stato attuale è difficile fare previsioni

Carissimo dottore questa sera nel dettaglio le riscrivo tutto per avere un suo parere più preciso grazie mille ....il mio nome è katia

buona sera Dott. Sarmati sono katia le racconto tutta la situazione di mio papa'.
lui ha 79 anni giorno 6 gennaio l'ho portato al pronto soccorso ho notato in lui una strana sonnolenza e giorni prima mi ha detto che aveva mal di testa prima alle tempie poi alla nuca, non pensavo che una tac dicesse che c'era un 'emorragia cerebrale subito dopo hanno fatto l'angio tac l'emorragia è avvenuta nell'occipitale sinistro, da li' il ricovero prima due giorni in neurochirurgia in attesa di un poso in neurologia poi finalmente il posto si è liberato lui aveva solo momenti di smarrimento di allucinazioni è il capo alcuni giorni assumeva una posizione coatta verso sinistra ma per il resto mangiava parlava e non aveva mai perso la vigilità una sera durante la degenza diventa assente i medici inizialmente mi dicono che era un attacco di epilessia questa cosa è successa la sera ma prima di questo si stava riprendendo non aveva alcun problema motorio l'unica cosa che da un tre giorni prima aveva la voce molto sottile, l'indomani fanno la tac e mi dicono che sono avvenute due ischemie sempre sullo stesso lato mi hanno anche detto che l'ischemia purtroppo era un rischio che correva in quanto lui assumeva anticoagulante perché è portatore di valvola meccanica aorta e siccome i medici hanno dovuto ridurre al minimo lo anticoagulante per non alimentare l'emorragia infatti facevano l'eparina la sera, sostengono che l'ischemia è successa perché il sangue era troppo coagulato per molti giorni dormiva di continuo lo sguardo perso nel vuoto e i medici mi hanno detto anche che ha compromesso il lato destro anche se io ho notato soprattutto i primi giorni che il braccio destro lui lo sollevava ora invece non più, adesso da un tre giorni e più sveglio oggi specialmente mi seguiva con lo sguardo tenta di parlare ed emette dei lamenti soprattutto stamattina mi annuiva anche chinando un po' il capo invece verso sera non molto, poi c'è anche un altro problema che la testa ha preso una postura verso destra gli infermieri lo sistemano ma lui torna sempre nella stessa posizione, oggi il primario non si è sbilanciato molto anzi mi ha quasi fatto intuire che molto probabilmente resterà così allettato e magari senza parlare e mangiare non so cosa intendeva dire, ma intanto dobbiamo aspettare mi ha anche detto, dimenticavo a dire che si alimenta con il sondino ed anche quello da problemi soprattutto la sera infatti evitano il pasto serale perché l'infermiera mi ha detto ieri che aspirando si è accorta che ancora non aveva digerito tutto e quindi quando provavano a farlo mangiare lui da come colpi di tosse ed in più credo sia per l'allettamento ha del muco che si accumula e loro fanno l'areosol fino a tre giorni fa davano il mannitolo ma poi l'ho hanno sospeso perché le urine erano di colore rosso e mi hanno detto che può' compromettere i reni questo farmaco va dato con cautela in ogni caso l'ho hanno dato a sufficienza mi ha anche detto, in oltre c'era anche un infezione alle urine che con l'antibiotico sembra sia stata curata. Io sono molto scoraggiata lo vedo così e non posso far nulla sto tutto il giorno accanto a lui e mio marito la notte gli sto dando tutto l'affetto e le cure che posso ma e' terribile vederlo cosi poi come se non bastasse sta cominciando ad avere piaghette ai talloni insomma sono molto demoralizzata e preoccupata mi sembra di brancolare nel buio e non so cosa potrà succedere e come resterà mio papa. lei dottore che ne pensa? potrà recuperare? mi dica qualcosa lei che di esperienza ho visto dalle sue risposte ne ha parecchia in attesa di una sua gentile risposta le porgo i miei saluti e mi scusi se mi sono dilungata grazie

Sono sempre katia Dimenticato hanno messo anche l ossigeno poco ma c e

Cara Katia, come ti dicevo nel commento precedente adesso è molto difficile fare previsioni, il tema del risveglio è molto enigmatico, come lo è capire cosa fare per agevolarlo, stagli vicino e fagli sentire che ci sei anche se non è cosciente, non ho dati scientifici in merito, ma umanamente preferisco pensare che ci sentano e che prendano forza da noi per riprendere coscienza

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